Di recente sono stata a Cipro. La scelta di partire per questa meta è stata dettata più dall’opportunità di viaggiare comoda, senza troppi spostamenti che da una reale curiosità. Non so bene cosa mi aspettassi, sapevo solo poche cose . La stanchezza accumulata prima di partire non mi ha fatto approfondire più di tanto, come di solito faccio prima di ogni viaggio.
Ho trovato una nazione che ho fatto fatica a inquadrare. Di fatto non sei in Grecia, anche se sei nella parte greca dell’isola. Si guida a sinistra, retaggio della dominazione inglese, si respira un’aria internazionale e molto moderna nelle città principali. Le infinite conquiste che ha subito nei secoli ne hanno fatto una nazione davvero unica nel suo genere.
La capitale Nicosia è l’ultima capitale europea divisa in due, una zona greca e l’altra turca con alcuni check point nei passare i controlli . La parte turca di Nicosia è davvero accogliente, ricca di storia, di arte e di tanti negozi di spezie. Il mare è stupendo, soprattutto nella parte sud, il clima generoso tanto che la stagione turistica va da marzo a fine ottobre. Distese di coltivazioni di banane, uva e cocomeri. Il mare ma anche la montagna, il monte Olimpo sfiora i 2000 m. Il parco archeologico di Paphos da solo, vale il viaggio.
Non so ancora bene come sia Cipro, ma ripartirei anche domani per scoprirlo.
Il cibo non è come te lo aspetti, dimenticatevi la Grecia e anche la Turchia. C’è un po’ sia dell’una che dell’altra con piatti tipici ciprioti. Il pasto più tipico sono i meze sia di pesce che di carne o misti. Una sorta di piccoli antipasti che arrivano alla spicciolata sul tavolo. Verdure in agrodolce, olive, salse di ogni tipo, insalate, pane, kebab, stufati e tanto altro ancora. Sull’isola ci sono tanti forse troppi pub inglesi, ristoranti indiani, , siriani, georgiani, giapponesi, cinesi, italiani e naturalmente taverne cipriote. La presenza infestante di catene di fast food e pessime e costose caffetterie mi hanno, a tratti infastidito.
Quando ho scoperto che il gruppo di Starbooks aveva passato in rassegna un libro proprio sulla cucina cipriota Nistissima The secret to delicious Mediterranean vegan food di Georgina Hayden non ho resistito. Ho rifatto gli eliopites, panini con olive, cipolle menta e coriandolo che non mai assaggiato a Cipro. Dopo aver visto le ricette, se dovessi tornarci ora saprei cosa ordinare.
Il pane è sempre un alimento speciale, se poi ci si infilano, cipolle, olive nere, menta e coriandolo che ve lo di a fare? questi panini sono buonissimi.
Eliopites
Ingredienti
- 175 g di olive nere denocciolate
- 2 cipolle
- 4 rametti di menta
- una manciatina di coriandolo
- 1 cucchiaio di zucchero semolato
- 7 g di lievito di birra disidratato
- 500 g di farina forte + extra per spolverare
- 3/4 di cucchiaino di sale fino
- 100 ml di olio d’oliva + extra per ungere
Istruzioni
- Dividetele olive a metà. Pelate e affettate finemente le cipolle. Staccate e tritate finemente le foglie di menta. Tritate finemente il coriandolo, foglie e gambo. Mescolate tutto insieme e tenete da parte.
- Mescolate il lievito e lo zucchero in una ciotola con 225 ml di acqua tiepida.
- In una larga ciotola mescolate insieme la farina ed il sale e versatevi l’olio, mescolate con la punta delle dita in modo da creare un composto sabbioso.
- Versate lentamente l’acqua con il lievito, mescolando fino a che non otterrete un impasto umido, aggiungendo più acqua in caso vi sembri un po’ asciutto.
- Impastate per qualche minuto quindi incorporate la miscela di erbe, olive e cipolla.
- Versate il tutto su una spianatoia infarinata ed impastate per 10 minuto fino a quando non sarà morbida.
- Rimettetela nella ciotola oliata, coprite con un canovaccio e lasciate in luogo tiepido per 1h/ 1h30, o fino al raddoppio.
- Una volta pronta, rovesciatela su una superficie pulita e sgonfiatela. lavoratela per un altro minuto o due, quindi dividetela in 12 pezzi. Lavorateli fino ad ottenere delle palline.
- Sistematele su un foglio di carta da forno , coprite con un canovaccio e lasciate lievitare fino a raddoppio (c.ca 30 min).
- Nel mentre, riscaldate il forno alla massima temperatura (250 °C). Quando i buns saranno raddoppiati, cuocete per 20/25 minuti abbassando la temperatura a 220° appena li inserite.
- Saranno pronti quando appariranno dorati e completamente cotti. Lasciate raffreddare per almeno 10 minuti prima di servirli.
NOTE
La ricetta è semplice e ben spiegata. Se dopo il tempo indicato l’impasto non fosse ancora gonfiato, niente paura basta aspettare. Giornate fredde e umide non aiutano perciò, la pazienza è sempre l’arma migliore.
Non abbiate timore di abbondare con i condimenti, menta e coriandolo in cottura un po’ si perdono.
Ho utilizzato delle olive poco saporite, quelle spagnole per intenderci e, anche se ci stavano bene, olive greche o comunque più saporite sono anche meglio.
Non so dire se si conservano bene perché sono spariti prima di scoprirlo.
La ricetta, neanche a dirlo è PROMOSSA
2 commenti
Il pane non delude mai, a nessuna latitudine! Grazie Annarita!
Fantastica Annarita!
Le foto parlano da sole, grazie per avermi riportato alla memoria questa favolosa ricetta!