Brandy apple pie per il Club del 27

by Annarita Rossi
Ricomincio da qui. In ritardissimo su tutto, come sempre. 
Ho passato tutta l’estate, da Pasqua per la verità, a farela cheffa nella cucina dell’Agriturismo ai Frati in Garfagnana. E’ stato uno diquei treni che non ho voluto perdere con quel pizzico di pazzia che non sapevofacesse parte del mio carattere. Non ero mai entrata in una cucina se non lamia, non avevo idea di come gestire una cucina di un ristorante, le comande, laspesa, la linea, non sapevo come ci si deve rapportare con la sala però, mi sonodetta, sapevo fare un menù e organizzare il lavoro e mi sono buttata.
Tante le cose da sistemare: trovare una base per fermarminei giorni di apertura del ristorante, organizzare la famiglia in mia assenza etrovare un compagno di viaggio tanto pazzo da voler condividere questaavventura. Enrica, mia cognata è stata quella compagna e quella pazza. 
Prima dell’apertura ogni minimo sforzo mentale e fisico eradiretto al giorno d’inaugurazione come se tutto si risolvesse con il pranzo diPasqua, prove su prove, ansie e una rigida organizzazione. Ogni passo è statopensato, pianificato e programmato, salvo gli imprevisti che sono semprepresenti in cucina.
Mi chiedevo spesso se ce l’avrei fatta, mi dicevo che seimesi erano lunghi e se le cose non avessero funzionato? Cercavo un segnodall’universo. Una sera mentre mi torturavo con queste elucubrazioni mentali adun incrocio ho incontrato lo chef Tomei. L’ho preso come un sì.
Dopo sei mesi, posso dire di aver imparato tanto. La cucinaè per chi riesce a organizzarsi e a collaborare, la fatica è parecchia maaltrettanto è la soddisfazione quando i piatti tornano vuoti, la tensione chesale durante il servizio è efficace e quasi terapeutica solo se costruttiva, èvero che spesso si urla ma ci si deve aiutare a risolvere i problemialtrimenti, come in una squadra, si vince o si perde tutti. La cucina deveessere sempre pulita e ordinata, a prova di Alessandro Borghese!
Vogliamo parlare dei fuori menù? Del cibo che sta per finireprima del previsto? degli intolleranti che hai paura di far star male se faidegli errori? Vorresti che ogni giorno tutto fosse perfetto e invece non lo èmai ma è giusto così perché ogni volta è un piccolo passo in avanti. Per lacronaca nessuno si è mai sentito male.
La stagione è volata e ottobre è arrivato forse troppopresto, ormai mi ero abituata a fare la pendolare. Mi mancherà quella cucina,quel contesto così rilassante e il profilo delle Apuane davanti. Mi mancheràvivere a stretto contatto con Enrica che ormai è la mia seconda sorella, per lerisate che siamo fatte, per le lunghe chiacchierate e perché ogni volta che lavedo ritrovo un po’ di mio fratello. Rientrare nella routine quotidiana è stato un pochinocomplicato dall’inizio della scuola e dal ritrovare quella quotidianità cheavevo stravolto. 
Allora ricomincio da qui dal Club del 27 e da una apple piedavvero buona che fa molto autunno e molto nonna papera. Per quanto ami fare leapple pie non riesco a farmi piacere la pie crust per quello strutto che rendeil tutto poco piacevole al mio palato. 

Lo strutto buono esiste ma non si trovaal supermercato. Ho sostituito con il burro aumentando del 20%. Lostrutto è grasso al 100% mentre il burro ha un 20% di acqua.

Per la base
250 g di farina
1 cucchiaino di sale

150 g di burro

5 a 6 cucchiai di acqua fredda
Per la farcia
50 g di burro
4 o 5 mele Granny Smith
100 g zucchero di canna
100 g di zucchero
2 cucchiai di farina o 3 cucchiai di amido di maismiscelati con ¼ di tazza di acqua fredda
1½ o 2 cucchiaini di cannella
½ cucchiaino di noce moscata
¼ di cucchiaino di sale
1 cucchiaio di brandy
1 o 2 cucchiai di succo di limone
Per la base: unite la farina e il sale in una ciotola.Mescolate il burro a pezzetti con la farina fino a formare un composto granuloso.Versate l’acqua e amalgamate. Impastate velocemente e fate una palla.
Per il ripieno: preriscaldate il forno a 175 °C.Mettete ½ delle mele in una padella capiente con ½ del burro fuso e cospargetecon ½ il succo di limone e ½ degli zuccheri. Cuocete fino a quando sarannoteneri, mescolando spesso, circa sette minuti. Trasferite in una padella. Aggiungeteil resto di burro, mele, succo di limone e zuccheri. Aggiungete i condimenti e lafarina.
Stendete la pasta in due cerchi. Trasferite in unateglia da 20 cm. e riempitela con la farcia, ricopritela con il resto dellapasta scanalate i bordi, fate un buco centrale e delle fessure laterali per faruscire il vapore.
Spennellate la parte superiore con tuorlo d’uovoleggermente sbattuto, 2 cucchiaini di panna o acqua. Cospargete di cannella ezucchero sopra. Cuocete 50 minuti o fino a quando la parte superiore è dorata.Raffreddate sulla griglia per 30 minuti.

12 commenti

Ross Ottobre 28, 2019 - 11:23 am

Questa apple pie è proprio bella a vedersi, chissà che bontà.

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MarielladM Ottobre 28, 2019 - 12:50 pm

Buona la versione alcoolica!

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KATIA ZETA Ottobre 28, 2019 - 2:24 pm

Hai ragione per quanto riguarda il lavoro in una cucina professionale. Non penso ce la farei per lunghi periodi. Ti assorbe troppo e non riesci ad avere una vita tua.. Ecco perchè preferisco entrarci e uscirci, insegnare ai ragazzi e fare catering… Il trucco, forse, è non farlo mai diventare routine e non perdere assolutamente il piacere di cucinare. Siamo qui anche per questo, no? A proposito, la tua apple pie è stupenda.

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Anna Luisa e Fabio Ottobre 28, 2019 - 6:57 pm

Deve essere stata un'esperienza fantastica! Hai fatto bene a buttarti! Contenti che tu abbia ripreso dalla nostra ricetta 🙂
Un abbraccio

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Milena Ottobre 28, 2019 - 7:54 pm

Molto bella e deve anche essere deliziosa! Un abbraccio

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Daniela Ottobre 28, 2019 - 10:27 pm

Deve essere deliziosa ^_^
Ottima scelta per ricominciare 😉

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ipasticciditerry Ottobre 29, 2019 - 8:22 am

Prima di tutto, complimenti per la tua esperienza in una cucina. Non è semplice gestire un ristorante e so di cosa parli. Mi sono trovata nella stessa situazione all'estero, con mio marito. Io gestivo la cucina e lui la pizzeria. Una pazzia che mi ha consumato ma insegnato tanto! Difficile tornare alla routine di tutti i giorni ma l'affetto e l'amore della famiglia ti faranno rientrare presto nei ranghi, vedrai. Complimenti anche per questa buonissima Apple pie

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Glogg the Blog Ottobre 29, 2019 - 10:59 am

siamo a livelli stratosferici con te!!!! stupenda! ciao!

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Tritabiscotti Novembre 3, 2019 - 5:42 pm

Annarita, sei sempre bravissima. Non ho parole!

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Tartetatina.it Novembre 3, 2019 - 9:10 pm

La tua è la Apple pie per antonomasia!

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Elena Novembre 4, 2019 - 12:58 pm

I posti meravigliosi e una cucina sicuramente eccezionale, come da poche parti si può degustare. Cucinare è un impegno, soprattutto quando lo si fa con il cuore, come fai tu. E anche questa apple pie lo dimostra, se sempre grandiosa 🙂

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Vitto da Marte Novembre 5, 2019 - 6:15 pm

Annarita ti ammiro e spero di vederti presto, voglio sapere di più. Ho cominciato da poco un'esperienza nella cucina di una trattoria. Faticoso, ma mi piace.
E la tua apple pie (alcolica, ovvio) è bellissima

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