Dall’assaggio di un olio possiamo sentire l’amaro, il fruttatoe il piccante, aspetti positivi dell’olio ma anche una serie di difetti che l’oliopuò avere. Non tutti gli oli sono piccanti o amari, alcuni sono dolci, è beneche il consumatore scelga tra prodotti diversi e che li usi in cucina, a seconda del tipodi piatto. Se faccio un dolce o cucino del pesce delicato, utilizzerò oli delGarda o Liguri invece che toscani, ad esempio, che hanno un gusto più piccante e deciso. L’olioaccompagna una pietanza, la esalta ma non la copre. L’importante è assaggiare ericonoscere le differenze per farne l’utilizzo migliore. Con l’olio non ci sipuò accontentare bisogna pretendere quello più adatto.
Hoassaggiato questo tipo di ravioli proposti dallo chef stellato Cristiano Tomeiqualche anno fa a Extra Lucca, manifestazione legata all’olio, ne sono rimastaaffascinata. Ho voluto riproporli qui per celebrare la Giornata Nazionale dell’Olio Extravergine d’olivaper il Calendario del Cibo Italiano, facendo un mix tra le ricette di Tomei edello chef Carlo Bresciani. Per creare un ripieno d’olio si possono percorrere3 strade: fare un’emulsione utilizzando la gelatina in fogli, l’agar agar o ilburro di cacao, così da addensare l’olio e poterlo usare come farcia. Hopreferito l’emulsione con il latte e la gelatina di Tomei perché volevoutilizzare un olio deciso dell’azienda agricola Il Colletto di Pieve diCamaiore, a due passi da casa. E’ un olio extravergine di qualità da cultivar Frantoio,Leccino e Moraiolo, estratto a freddo a poche ore dalla raccolta nel frantoiodell’azienda. Hanno una produzione limitata ma molto molto buona. Volevo che ilsapore si sentisse, una volta che, cotto il raviolo, al morso, il ripienosprigionasse l’aroma pungente, smorzato leggermente dal latte. Per il condimentoho scelto invece i carboni di olive dello chef Bresciani, una bontà che puòprovocare dipendenza. Consiglio di fare ravioli piccoli così da
Per i carboni di olive nere:
Olive nere una manciata (ma fatene di più ve lo consiglio)
Zucchero un cucchiaio
Acqua 250 ml
Per condire
Panna da cucina 4 cucchiai
Scorza di mezzo limone non trattato
Carboni di olive nere
12 commenti
I tuoi ravioli sono molto invitanti e il post utilissimo! Complimenti ?
Grazie.
Ma che delizia questa pasta ripiena… anche per me l'olio è passato sempre un pò silente… ora che vivo con un appassionato di oli e che ha lavorato per tanti anni nel settore è tutta un altra storia! A presto LA
Meno male, io quando mangio a casa di mia mamma l'unica cosa che cambierei è proprio l'olio. Grazie.
Annarita ma le olive le sbricioli sopra? La ricetta è interessante la proverò, poi con l'olio è buono tutto
Sì Tamara , diventano secche e si sbriciolano, sono una droga.
da fare a razzo!!!
Piatto di altissimo livello, complimenti! Che belli questi ravi-oli 😀
Fabio
anche se non ti firmavi, avevo capito che eri tu, chissà perchè 😀
Extra offre degli spunti veramente interssanti. Questi ravioli dovrebbero essere provati appena possibile. E le olive essiccate in forno le adoro …
Doppio u-a-u …e per il post e per la ricetta, assolutamente da provare.
Una premessa che faccio anche se so che lo sai, ma soprattutto per i tanti lettori che ti seguono: l'olio d'oliva NON è OLIO EXTRAVERGINE. L'olio d'oliva, senza dicitura extravergine, è un elemento che non andrebbe neanche consumato, in quanto prodotto da raffinazioni chimiche tese ad abbassare il tasso di acidità (elevatissimo) e spesso prodotto da miscele di oli di chissà quale provenienza. Se fosse per me, non dovrebbe neanche stare sul mercato, ma tant'è.
La gente non lo sa ed io non smetto mai di dirlo.
Venendo a noi, feci dei tortelli all'olio per la sfida sulla pasta ripiena cercando di imitare quelli del Ristorante Caino, inarrivabili, ma mi si aprì un mondo. I miei erano rossi, i tuoi in bianco, ma intriganti come non mai. Un post davvero bellissimo con una ricetta a cui dico "chapeau".
Non avevo dubbi!
Ti abbraccio tesoro bello.
Pat