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Quello che mi piace della primavera è il risveglio. Quelcambiamento impercettibile che sfugge ai più ma che, con un poco di attenzione,puoi notare nei rami con i germogli appena rigonfiati, in quella timidamargherita che si nasconde da sola nel prato, nelle giornate che si allungano appena,nei pettirossi che, senza quasi accorgertene, lasciano il posto alle rondini.Piccoli segni della natura che, prima si stiracchia, e poi si sveglia. E’ ilmomento più eccitante dell’anno, quando tutto è in potenza, tutto deve ancoraaccadere ma è lì e lo percepisci prima ancora di vederlo.
La primavera è unmomento magico e il periodo più bello dell’anno almeno per me, mi piacel’allegria dei fiori e le variazioni della luce che fanno diventare i coloripiù intensi e vivi. Durante l’inverno mi dimentico quasi di avere un giardino,la pioggia e il gelo, talora lo rendono impraticabile poi, quasi senza motivoapparente, inizio a fare perlustrazioni giornaliere per cercare di scorgere queisegni che tanto mi piacciono. Ecco che, e qui sta la magia, se il giorno primanon c’era nulla, quasi all’improvviso, vedo una fogliolina o un fiorellino. Se daterra non vedo niente magari affacciandomi alla finestra scorgo sull’alberobagliori di un rosa tenue e capisco che quest’anno avremo tante albicocche.
Gliinsetti impollinatori cominciano timidi a fare capolino tra i primi fiori e daquel momento la frenesia prende il sopravvento, anche su di me, che inizio apensare a sistemare le piante, a tagliare l’erba che ieri era bassa e oggi nonpiù, a rinvasare e a progettare il giardino in modo che rimanga fiorito alungo. Scelgo piante che abbiano fioriture diverse proprio per godere dei fioripiù tempo possibile e in questo mi aiutano anche i vicini perché la bellezza èdi tutti e i loro fiori rallegrano chiunque li guardi.
Per la primavera sono stata coinvolta nel progetto “Impastandosimpara- 12 blogger per 4 stagioni“. Per il
quale Molino Grassi,in collaborazione l’Aifb, ha scelto 12 bloggerper interpretare con fantasia i diversi tipi di farine prodotte abbinandole aiprodotti di stagione.
Ad ogni blogger è stato affidato un tipo di farina e unprodotto da realizzare seguendo la propria creatività. La ricetta verrà pubblicata sia sul blog dell’autrice che su quello di Valentina Venuti, Non di Solo Pane – Impastandosimpara. Alla fine dei 12 mesigli scatti realizzati saranno riuniti nel Calendario del Molino Grassi per il2016.
Quando Molino Grassi ha deciso di affidarmi la farina di kamut della linea qb per realizzareuna pizza nel mese di marzo l’unico mio scopo è diventato mettere la primaveranel piatto.
Quando Molino Grassi ha deciso di affidarmi la farina di kamut della linea qb per realizzareuna pizza nel mese di marzo l’unico mio scopo è diventato mettere la primaveranel piatto.
Dopo varie prove il risultato è stata una pizza colorata, frescae piena di gusti diversi che si rivelano al palato con consistenze diverse.
La base è stata realizzata con impasto diretto secondo laricetta proprio per la kamut della linea qb dal maestro della pizza Cristian Zaghini.
Per la base:
Farina di Kamut Linea qd del Molino Grassi 1 kg
Sale 30 g
Acqua 680 ml
Olio extravergine d’oliva 20 ml
Lievito di birra secco 1 g o Lievito di birra fresco 1,5 g
Per 1 pizza
Barbabietole 1 piccola
Ricotta di capra 50 g
Fette di Emmentaler 3
Lattughino verde e rosso a piacere
Ravanelli 2
Carote 1
Fiori di rosmarino un cucchiaio
Fiori secchi di Fiordaliso e Tagete
Maggiorana fresca qualche fogliolina (facoltativa)
Per la vinaigrette alla senape:
Olio 3 cucchiai
Aceto balsamico 1 cucchiaio
Sale un pizzico
Senape un cucchiaino
Lavorare la farina con il 58% di acqua (394,4 ml) per 5minuti poi fermare la planetaria 30 minuti per agevolare l’idrolisi. Riprenderead impastare inserendo il sale, l’acqua rimanente (285,6) poco alla volta,l’olio e il lievito di birra. Una volta formato un composto omogeneo spegnerela planetaria e lasciar riposare 10 minuti.
Mettere l’impasto, coperto da pellicola, a riposare da 20 a40 minuti a seconda che la temperatura ambiente sia più o meno alta.
Trascorso questo periodo chiamato puntatura formare ipanetti del peso desiderato e lasciare lievitare ancora per 15 minuti nelperiodo estivo e da 40 a 60 minuti durante la stagione invernale.
Riporre in frigo a maturare a 4°C per 8/12 ore. Prima diusare l’impasto lasciarlo almeno 2 ore a temperatura ambiente.
Lessare la barbabietola e lasciarla raffreddare. Stendere unpanetto con le mani e metterlo in una teglia unta (meglio la pietrarefrattaria) e cuocere a 250 °C per 10 minuti. Nel frattempo preparare con curatutti gli ingredienti: lavare e asciugare il lattughino, lavare e pelare con lamandolina o un pelaverdure i ravanelli e la carota. Frullare la barbabietolacon la ricotta di capra a formare una crema. Togliere la base dal forno e aggiungereil formaggio e infornare di nuovo per 2 minuti fino a che inizia a sciogliersi.A questo punto spegnere il forno, togliere la base e cominciare a comporre lapizza spalmando 2/3 cucchiai di crema di barbabietola poi continuare con illattughino, i ravanelli, la carota, i fiori e le foglioline di maggiorana.Prima di servire condire con la vinaigrette.
La pizza è ottima calda ma è buona anche fredda.
2 commenti
che spettacolo, è proprio la primavera nel piatto! grandissima idea la pizza primavera e complimenti per il calendario che prenoto già naturalmente!!
Beh essendo la foto di marzo non potevo non prendere la primavera come spunto. Grazie carissima.