E’ sempre stato ilregno indiscusso di mia madre, lei decideva, e lo fa ancora, cosa e come farlo. Nonho mai potuto cucinare senza prima chiederle il permesso o invitare un’amicasenza prima ricevere la sua approvazione. Mio papà invece è sempre stato il primo adentrare ma solo quando lei chiama per il pranzo, qualunque cosa stiafacendo, appena mia madre pronuncia le magiche paroline “E’ pronto” lui mollatutto e si precipita, altrimenti non si fa vedere molto. Fino a qualche tempo fanon si faceva nemmeno il caffè, ora è più collaborativo ma, i suoi svaghi eranoe sono altrove: la pittura, le monete, i francobolli, la storia, l’archeologianon prevedevano certo quell’ala della casa.
L’unica eccezione era quando mia mamma decideva di fare lapolenta, quella era una questione da uomini e come tale riguardava anche miopadre. Non ho mai ben capito il motivo, forse perché per sciogliere la farina dimais nell’acqua bollente e per “mestarla” ci vuole della forza o perché, solochi non ha altri compiti, può stare davanti alla polenta fumante e controllareche non attacchi. La polenta riusciva a far entrare tutti in cucina e una voltapronta, essendo piatto unico permetteva di stare a tavola con calma senzadoversi alzare per prendere altro.
La polenta “incagiata” è tipica della Garfagnana: polenta diformenton 8file grossolana e un ragù semplice alternati a strati e inondati diformaggio parmigiano. Si può mangiare così oppure aspettare che si raffreddi e tagliarla afette, metterla in una teglia intervallandola con strati di emmentaler, una noce di burro e si inforna per sciogliere ilformaggio e gratinare la superficie.
Pepe
con questa ricetta partecipo al contest organizzato da Teresa di Peperoni e Patate in collaborazione con Formaggi Svizzeri:
4 commenti
bellissima la tua polenta incagiata e il tuo racconto di vita…
attraverso il tuo racconnto ti ho vista…
complimenti!
La cucina dei miei bisonni è sempre stato un luogo magico e fuori dal tempo. La Garfagnana mi manca anche per questo.
E' davvero deliziosa la tua polenta preparata così e ne mangerei davvero un piatto dopo l'altro 🙂
Ciao Isabel
Il modo in cui descrivi vecchi ricordi e tradizioni regala l'illusione di averle vissute anche a noi! Polenta dei ricordi…x questo ancora + preziosa! Un abbraccio!
Che belli i tuoi ricordi famigliari legati alla cucina, la stanza della casa che ha sempre un cuore grande, e che meraviglia la tua polenta incagiata, che non conoscevo, ma è che totalmente nelle mie corde 🙂