Panzanella toscana……in viaggio con il #MontepulciAMO blog tour

by Annarita Rossi

Quando vivo tante emozioni intensamente, ho bisogno di farledecantare prima di parlarne.  Devo quasidimenticarle per poi farle riaffiorare, poco a poco, e riassaporare con calma ciòche ho vissuto.
Con Laura, la mia compagna di scorribande food (&drink), abbiamo trascorso un piacevolissimo week end a Montepulciano, ormaiqualche settimana fa, ospiti del #MontepulciAmo blog tour. Non so bene cosa miaspettassi, forse solo (si fa per dire) tradizione e vino, come il racconto diuna storia già nota, invece, la sorpresa è stata trovare oltre a questo ancheidee nuove, giovani intraprendenti con voglia di promuovere un territorio chenon è solo vino ma, che offre anche tante possibilità per chi abbia desiderio disperimentare.


L’appuntamento in Piazza Grande , con altri blogger ealcuni rappresentanti delle istituzioni locali, un mimino di presentazioni evia sul pulmino a conoscere il territorio poliziano. L’atmosfera è diventatasubito quella della gita di scuola, merito anche della guida, Francesca, che consimpatia e professionalità ci ha raccontato le varie anime del luogo. 

#MontepulciAMO blog tour

Primatappa la Madonna della Querce: si narra che il 10 giugno 1690 tal Antonio diGiulio Rossi, contadino di un Avignonesi, nobile di Montepulciano, cadde dacavallo, per la visione di immagini demoniache. Spaventato, decise di collocarenell’incavo di una quercia un’immagine in gesso della Madonna col Bambino, ritrovata in un campo di proprietà del suo padrone. La Madonna, pare, apprezzò quelgesto e la statuina diventò cura per gli indemoniati e i pellegrini iniziaronoa diventare molti, fino a che i Gesuiti, proprietari del terreno, decisero dicostruire una piccola chiesa.

Essere condotti in un luogo sacro, nascosto, intimo efuori da ogni percorso turistico come prima tappa è stato come essere invitatia casa, un tributo di amicizia e ospitalità che mi ha fatto sentire subito amio agio.

La natura
Per non parlare della tappa successiva, la Riserva Naturale del Lago di Montepulciano, luogo incantevole immerso nel verde, sospesotra passato, il lago è ciò che resta del bacino post-pliocenico della Val diChiana risultato di secolari opere di bonifica a partire dal settecento, efuturo, fatto di iniziative volte a far riavvicinare bambini, anziani e ragazzialla natura, locali e non, con la famiglia per spendere del tempo a mangiare,svagarsi e divertirsi in un contesto rilassante. Le attività sono portateavanti con entusiasmo dagli “Amici del Lago” che gestiscono anche Il centrovisite “La Casetta” , dove abbiamo fatto uno spuntino a base dibruschette cotte nella parabola solare.
La parabola solare

Il rientro verso la Piazza Grande è stato in mezzo aquei vigneti che, arrivando dall’autostrada non si vedono, tanto da fartidubitare che l’area sia vocata alla viticoltura, ma ci sono eccome, e sono diuna bellezza indescrivibile: filari perfetti tra il verde cristallino che solo la primavera  riesce a dare, sullo sfondo il borgo che li domina.
I vigneti






Dopo tanto girare, il brunch che il Consorzio del VinoNobile ha gentilmente offerto a tutti i blogger all’Enoteca al Palazzo delCapitano, è stato perfetto per riprendere le energie spese, conoscere lacucina tipica toscana e assaggiare il Vino Nobile. E’ proprio qui che abbiamoassaporato la panzanella, un piatto tanto semplice quanto buono, fatto coningredienti di riciclo e prodotti freschi dell’orto. Ed è ancora qui cheabbiamo cominciato il viaggio verso la conoscenza del vino Nobile diMontepulciano, continuata con la visita alle cantine Contucci, nel centro dellacittà poi, il giorno seguente, alle cantine Boscarelli e infine all’aziendaSalcheto. Un percorso iniziato dalla tradizione, visitando le cantine Contucci , incantati dai racconti quasi fiabeschi di Adamo, il cantiniere, che racconta divino come di qualcosa di magico. 

Adamo e Laura

Il Nobile, ci ha detto Adamo, è un vino rosso prodottocon prugnolo gentile, clone del sangiovese, per l’80%, è il vitigno che dà la struttura. Il 15% è canaiolo nero  per dare colore e eleganza  e il 5% mammolo  che dà il bouquet. Il motto del’azienda (e di Adamo soprattutto che ne è l’essenza) è che Il vino si fa in vigna perché è lì che siscelgono le uve . Il vino poi fermenta per 18/20 giorni  in botti di rovere francese e rovere di slavonia.
Poi è stata la volta dell’azienda Boscarelli,dove la tradizione di sposa con nuove idee artistiche e innovazione tecnologica e perfinire poi con quella che è stata davvero una piacevole scoperta, l’azienda Salcheto,più che un’azienda produttrice di vino è un’idea che ha preso forma, con il suomodo completamente sostenibile di fare vino. Una cantina “off-grid”, modellodi efficienza ambientale e di innovazioni tecnologiche; un’azienda di riferimentonella gestione ambientale integrata che vanta tral’altro primati mondiali nell’indicizzazione di Carbon e Water Footprint.
Gioco di specchi con i quali illuminare le cantine sottostanti senza bisogno di luci artificiali
Giardino verticale per mantenere fresca e costante la temperatura in cantina

Abbiamo scoperto le salite per arrivare in centro, ilsabato pomeriggio gironzolando tra i vicoli e le botteghe, come Gypseadell’amica Patrizia che dall’Umbria si sposta ogni giorno per vendere igessi e gli stucchi che realizza personalmente….a Montepulciano non servono lepalestre, basta fare due giri nel borgo per consumare un bel po’ di calorie, eccoche poi ti si fa spazio nello stomaco, la gola diventa secca e fermarsi amangiare e bere buon vino diventa quasi una necessità (diciamo così)…..

Montepulciano è storia, tradizione e folklore e comeogni borgo toscano che si rispetti ha contrade e rioni che si sfidano almeno una voltaall’anno, qui accade nel Bravìo delle Botti. Quello che non tiaspetti a Montepulciano è trovare al museo civico un Caravaggio .
La città
Una giornata così bella e intensa non poteva nonfinire con una cena eccellente, con prodotti locali di qualità, alristorante “L’altro Cantuccio”.
Il tempo di diventare consiglieri comunali per ungiorno ad ascoltare i progetti della città poliziana che l’assessore al SistemaMontepulciano ha illustrato che, la domenica siamoandati al Tempio di San Biagio, luogo simbolo di Montepulciano, Da lì, una camminata tra orti e ciliegi ci ha condotto nel cuore delterritorio: la casa dei nonni della guida Francesca, due signori senza tempointenti nella faccende della domenica come in un rito che si ripete immutato.La nonna che fa i pici mentre il nonno spilla il vino dalla botte. C’era tuttolo spirito di quei luoghi, il sapere contadino, pacato, dettato dallestagioni e dal tempo, gesti semplici ripetuti, luoghi fuori dalla modernità frenetica di oggi.
Nonna fa i pici
Se il senso del Montepulciamo blog tour era quello difarci sentire non turisti ma ospiti, di farci sentire a casa, allora c’èriuscito, se dovevamo sentirci parte di qualcosa, di una comunità,  questoè avvenuto.
 
La panzanella è un classico della cucina toscanapovera, un piatto estivo, semplice nato dalla necessità di non buttare il paneavanzato. Arricchito dai prodotti dell’orto e da un goccio d’aceto, diventa unpiatto irresistibile, fresco, adatto come antipasto o piatto unico.  Oggiesistono molte varianti, con varie verdure, di mare, è un piatto che sipresta a tante combinazioni, fermo restando il pane di base. Questa è laversione più classica.

Pane toscano (senza sale) raffermo 250 g
Pomodori maturi  8/10 ciliegini o 2 costoluti
Cetriolo 1
Cipolla 1
Sedano una costa
Basilico qualche foglia
Olio extravergine
Aceto bianco
Sale
Mettere ilpane in una ciotola e ricoprirlo d’acqua. Nel frattempo affettare la cipolla,lavare e fare a pezzetti i pomodori, tagliare il cetriolo infine il sedano.Strizzare bene il pane e spezzettarlo con le mani. Metterlo in una ciotola,condirlo con un goccio di aceto e sale, poi aggiungere le verdure tagliate.Spezzare le foglie di basilico e mescolare bene. Condire con abbondante oliod’oliva. Lasciar riposare per almeno mezzora in frigo e poi servire.

Con questa ricetta partecipo al contest delle Bloggalline  per la categoria “Un piatto delle Cucine Regionali Italiane” e “un territorio in cucina”:

10 commenti

Le Bloggalline Luglio 20, 2014 - 6:06 pm

Una proposta ricca di tradizione e un bellissimo post, grazie Annarita! Complimenti e in bocca al lupo 🙂

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Annarita Rossi Luglio 22, 2014 - 10:11 am

Grazie a voi care Bloggalline.

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Stefania FornoStar Oliveri Luglio 20, 2014 - 6:11 pm

Che bella esperienza!!! Invidiosa di tutto! 😉

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Annarita Rossi Luglio 22, 2014 - 10:12 am

Una che vive in Sicilia e l'estate la passa a Mondello come fa ad essere invidiosa? invidiosa io…..sappilo. Baci.

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La Greg Luglio 20, 2014 - 8:52 pm

La Laura sembra un pó brilla o sbaglio? Meraviglioso questo tour…e la nonna che fa i pici???
La panzanella è estate e l'adoro

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Annarita Rossi Luglio 22, 2014 - 10:14 am

Laura cercava di "scappare" dal corteggiamento di Adamo….. e poi ha anche alzato il gomito sì ma lì era solo l'inizio. Bacio.

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poverimabelliebuoni/insalata mista Luglio 21, 2014 - 8:50 am

che meraviglia! E' bellissima la zona di Montepulciano e la cittadina stessa, un gioiello! Sul vino poi non si discute ma neanche sulla gastronomia…slurp!!
bel report e bellissime foto!
Ciao
Cris

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Annarita Rossi Luglio 22, 2014 - 10:15 am

Credo che non mancherai occasione per farci un giretto…ciao bella.

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ilaria lotti Luglio 24, 2014 - 4:04 pm

Bellissima Montepulciano come tutta la zona limitrofa! vista poi dal tuo obiettivo, acquista ancora più fascino! Un abbraccione!

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Latte e fiele Luglio 27, 2014 - 12:10 pm

Impagabile esperienza. Ma dove si compra il biglietto ? 😉

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