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Sono un’ipocrita, ci voleva l’MTC e il quinto quarto aricordarmelo. Non mangio carne da anni eppure non posso ritenermi vegetarianaperché mangio gli affettati. Mi piacerebbe diventare vegana ma, con tuttaprobabilità, finirei per diventare anche ex moglie visto che ho sposato uncarnivoro. Dopo l’università la mia coscienza animalista si è rafforzata e l’ideadi escludere la carne dalla dieta mi ha sempre attirato.
Tutto è cominciato nel’96, una sera d’estate a casa dei miei. Una di quelle sere che solo unacongiunzione astrale poteva partorire: io da sola a cena a casa quando, esseresoli in un appartamento di 80 mq in 5, era cosa rara. I miei fuori insieme disera sarà capitato forse 2 volte nella vita, eppure ero sola. Bussa alla porta ” l’uomo del campo”, un signore che coltivava un campetto di proprietà del mio papàe ogni tanto, così per cortesia, ci portava quando una cassetta di verdure,quando un coniglio e quando, e fu proprio quella sera, un pollo. Mi porge unsacchetto e mi raccomanda di dire alla mamma di ammazzare il pollo e spennarlosubito altrimenti poi sarebbe stato un problema. Uccidere il pollo, ma allora èvivo? Fu la prima intelligentissima frase che mi venne in mente. Attacca ilpollo alla finestra e mi saluta. Ho continuato a mangiare fino a che la poverabestiola cominciò a dimenarsi, messa nel sacchetto a testa in giù, faceva deisuoni, annaspava. Dopo qualche secondo ero già disperata, no, io non potevocontinuare a mangiare con il pollo che stava soffrendo, io che mi fermo arimettere in piedi anche gli insetti ribaltati, che accompagno fuori casaqualsiasi bestiola entri dai ragni, alle cimici, agli scorpioni no, dovevo farequalcosa. Iniziai a telefonare a tutti quelli che avrebbe potuto tenere il mio pollo ealla fine trovai un amico disposto a prenderlo e, a detta sua, a lasciarlo vivo….civolli credere.
Quando arrivò mia madre le raccontai l’accaduto, convinta chesarebbe stata dalla mia parte e, arrivando tardi, non avrebbe avuto voglia diammazzare e spennare il pollo, invece si arrabbiò e molto dicendomi che ero una ingenuase credevo che lo avrebbero lasciato vivere che poi in fin dei conti avevofatto tanta scena ma io il pollo lo mangiavo eccome! Da quella sera non ho piùmangiato né il pollo né altra carne. Naturalmente la mia decisione fu accolta comeuna mezza tragedia, io che ero anemica e che avevo il ferro basso come pensavodi andare avanti senza carne, quando il dottore più volte mi aveva detto dimangiare carne di cavallo? Nessuno mi avrebbe aiutato era ovvio, perciò scesial compromesso che almeno il prosciutto avrebbe fatto parte della mia dieta ecosì è fino da allora. Ma qual è la differenza? Posso dirmi vegetariana? No.
Allora perchè con alcune cose mi faccio scrupoli e altre no?
E’stato l’MTC a farmi pensare, il quinto quarto in particolare, tutte le partimeno nobili degli animali, le frattaglie. Perché, in generale, mangiare cuore, fegato, reniprocura un certo fastidio e una fiorentina no? Se mangio un wurstel non vedo l’animale,se mangio un cuore io penso a chi apparteneva, Un muscolo è menocaratterizzante mentre la lingua lo è, perché mi fa pensare alle volte che mi è capitatodi ricevere una leccatina da un vitello. Ma è ipocrisia e la mia ancor di più, che vorrei essere vegetariana ma indefinitiva sacrifico le gambe di maiale.
Con tutte le mie contraddizioni dichiarate ho optato per il pesce e per un quinto quarto non propriofacile da trovare a meno di pescivendolo dotato di ecografo. Ho scelto le uova perchéè una parte che spesso viene buttata e che non interessa a nessuno.
Avevo provato a farci la pasta ma in questo modo ho scopertoche il loro sapore, ammorbidito dal miele e dalla panna, risulta molto piùdelicato al palato perciò molto più buono,
Uova di sogliola 50 g
Aglio 1
Peperoncino 1
Pepe
Panna da montare 50 ml
Miele di spiaggia ½ cucchiaino
Vino bianco secco
Fiori eduli di Monarda per guarnire
Olio evo
In due cucchiai d’olio far soffriggere l’aglio e ilpeperoncino. Toglierli e aggiungere le sacche intere ben lavate e far colorire.Sfumare con il vino. Togliere dal fuoco e aggiungere la panna, il pepe, ilmiele e un cucchiaio di olio a crudo. Passare tutto al chinois e mettere nelsifone caricandolo con 1 o 2 cartucce a seconda del modello per almeno 3 ore,meglio tutta la notte.
Pane al nero di seppia a lievitazione naturale
Per 12 panini circa
Farina W260 200 g
Acqua 130 ml
Lievito madre 40 g
Sale 4 g
Nero di seppia una sacca
Stemperare il lievito nell’acqua (100ml) ad una temperaturadi circa 21 °C. Mescolare la farina con il lievito sciolto, il nero di seppiasciolto in 30 ml di acqua, e il sale. Impastare fino a ottenere un compostoliscio e omogeneo e trasferirlo in una terrina unta d’olio (io di riso per nondare al pane un gusto forte) far riposare fino al raddoppio (io 6 ore). Prenderel’impasto e dividerlo in pezzi da 30 g ciascuno e fare dei panini tondi con lachiusura rivolta verso il basso. Far lievitare fino a che sono raddoppiati divolume. Cuocere a 220 per 5 minuti e 15 minuti a 180 C.
Dividere i panini a metà e su ciascuna parte spruzzare conil sifone, avendo cura di agitarlo per bene, la chantilly di uova. Guarnire confiori eduli di Monarda.
I panini possono essere tostati e se di desidera strusciaticon dell’aglio.
Con questa sudata ricetta partecipo all’MT Challenge di Aprile 2014
35 commenti
Ecco, anche tu hai usato le uova di pesce, ma da fuori classe! Io ho solo messo tutto insieme, tu hai fatto una ricetta davvero chic e completa!
E comunque se parli di contraddizioni, vogliamo parlare del paese in cui abitiamo? Non sei né la sola né l'unica!
Ammazza che bel piatto!!! una bellissima proposta per questo mtc non proprio semplice…complimenti!
Io credo che le tue contraddizioni siano più che comprensibili. Io ho avuto il periodo in cui avrei voluto diventare vegetariana, ma a me carne, pesce e salumi piacciono troppo e non credo che riuscirei a rinunciarvi. Dal canto mio ritengo che da onnivori, dovremmo comunque impegnarci a scegliere prodotti che "rispettino" l'animale finché è in vita, rispettino l'ambiente e la nostra salute. Detto questo capisco anche il tuo discorso sul vedere un certo tipo di quinto quarto immediatamente collegato all'animale e quindi trovare difficile consumarlo. Guarda, non farti troppe paranoie e, se provi queste sensazioni, non sentirti in colpa perché è una contraddizione col mangiare i salumi!
Finito il pippone, concentriamoci su questa meraviglia: ma cos'hai fatto??? E' una roba stupendaaaa!!!! Complimenti Annarita, questa ricetta è di una delicatezza e un'eleganza incredibile!
Un bacione
Elisa anch'io penso che il primo passo sarebbe quello di allevamenti meno intensivi e meno crudeli che poi si ripercuotono sull'animale e di fatto su chi li mangia. facciamo fare alla mucca la vita da mucca e magari evitiamo di bere latte che siamo gli unici mammiferi che lo bevono dopo la svezzamento e di altro animale per giunta.
Che ricetta originale! Mi sa che è veramente da leccarsi i baffi (e le dita).
Mi piace il tuo stile vegetarianizzante! Io sono carnivoro, ma se dovessi uccidere un pollo o un altro animale per mangiarlo diventerei vegetariano all'istante! Un abbraccio
Infatti questo è il fatto, il mio bimbo mi dice ma il salame non è un animale vero? invece sì dico io ma in quella forma non fa paura se dovessimo andare a caccia forse solo la fame ci farebbe uccidere altrimenti mangeremmo altro di sicuro. Grazie Andrea.
Vedi che ho fatto bene a scegliere barche, mare e pesciolini? E mica lo sapevo che non mangi carne…
Anche io sto evitando di mangiarla (e mai mangiate e cucinate le interiora) però se mi mettono avanti un coniglio in umido, al forno, fritto posso anche svenire!
Fantastica questa proposta con le uova di sogliola…che non ho mai visto…abbinata ad un pane che tanto mi ispira!!!
A prestissimo
Un bacione
Conto io giorni….. speriamo nel tempo…
originale e sembra saporita seppur delicatissima… un aggettivo che difficilmente legherei al 5° quarto in particolare, ma davvero l'idea mi piace. Poi il pane al nero di seppia come chicca! Complimenti.
Ehehe curioso che le storie di cui hai parlato negli ultimi due post io le avessi già sentite, ma raccontate a voce..:)
che dirti, ovviamente questo mese non mi son azzardata a commentare un post che fosse dell'MTC, che comunque ho deciso di soffermarmi a leggere quando mi ci imbattevo, per vedere se trovavo nelle parole di chi aveva cucinato un cuore o un rene di un animale un briciolo di scrupolo, ma non ho avuto grande successo. Ecco, io invece la vedo la differenza tra quello che hai preparato tu e quello che ha fatto qualcun altro, eccome. In tutta onestà mi è sembrata una sfida a chi si dimostrava più "coraggioso", che nella mia testa associo a chi riesce a scendere più in basso, a ridicolizzare e portare il più minimo rispetto per l'animale in questione. Non voglio far la predica, ma nel tuo post non ho visto niente di ciò e mi fa piacere..per quanto riguarda quella che tu chiami (giustamente) incoerenza, beh, è quella di molti, ma dimostra che nel profondo una certa sensibilità c'è, solo che è difficile estenderla anche a quelle cose che in un certo ci "fanno comodo", o a cui siamo abituati, mentre mangiar lingue o codine, voglio ben sperare, è più raro. Ma credimi, dal momento in cui si smette di trovare delle scuse (sono solo quelle ad essere di impedimento alla nostra volontà, non mariti, non mamme, non figli..) e si ha anche il coraggio di definirsi nel modo in cui si vorrebbe essere (è chiaro che l'ostacolo è soprattutto mentale: se non ti definirai mai vegetariana non smetterai mai di mangiare affettati..ma chi ha detto che è lo smettere di mangiarli che deve venire prima?), le difficoltà spariscono e la strada è solo in salita. A quel punto nessuna osservazione e nessun appunto, nessun ricatto morale riesce a farti fare dietro front. Parte tutto da te,e dentro di te va alimentato, attraverso, certo, anche la dimostrazione agli altri che si è convinti di quello che si fa, perchè se ne hanno le motivazioni. E quando le motivazioni le avrai veramente interiorizzate allora sarai in grado di spiegarle e di farle comprendere, e anche gli altri cominceranno a portare rispetto alla tua scelta.
Ecco, credo e spero di essermi spiegata ma chiaramente l'argomento mi prende parecchio 🙂 ..e spero di non esser stata retorica e noiosa 😉
un grande abbraccio, a presto
Rapida e concisa, ma mi sento presa in causa: che differenza c'è tra un pesce squartato e una coda tagliata? Non sei noiosa e ti sei spiegata, credo che la scelta venga da dentro, ma non credo vada messa in discussione la moralità di chi fa una scelta diversa. Quello che manca in ciò che scrivi è proprio la coerenza di cui parla AnnaRita: non c'è stata una gara nel voler ridicolizzare l'animale, ma si è tentato di far capire che dell'animale sarebbe meglio non buttar via nulla..ogni sua parte è commestibile ed ogni sua parte proprio perché bisogna averne rispetto, può esser consumata. Non voglio far la gara a chi è più coerente, ma mi fanno così ridere coloro che dicono di essere vegetariani e poi gli spaghetti con le vongole. La mia scelta l'ho fatta, ma questo non vuol dire che non ami gli animali…posso passare minuti su minuti nel tentativo di liberare una forbice incastrata nella finestra. Il fatto che mangi carne non c'entra nulla col fatto che non rispetti l'animale…lo rispetto, lo mangio e lo mangio in tutte le sue parti…un abbraccio cri
Mi metto in mezzo chiarendo che Lucrezia è vegana perciò non mangia nè carne nè pesce e la sua è coerenza nella sua scelta cruelty free. L'ammiro per questo perchè so che non è facile perseverare contro l'ignoranza intesa come non conoscenza e contro chi è semplicemente abituato a mangiare carne da una vita. Detto ciò io parlavo apputo della mia incoerenza non giudico gli altri anche perchè ne ho uno dentro casa che appunto mangia carne con gusto e io devo preparargliela. Come dicevo sopra intanto mi accontenterei di allevamenti meno crudeli visto che tanta ricerca del denaro a spese degli animali nuoce proprio a chi poi li mangia. Finisco dicendo che ognuno ha le proprie convinzioni e come tali le rispetto tutte.
Beh Cristiana, siamo in due, sapessi quanto fanno ridere me! Se non mi facessero forse un po' più incazzare.
Chiaro che per me non c'è alcuna differenza tra una spalla o il pancreas, così come non c'è alcuna differenza tra cani e gatti e un maiale. Col mio discorso mi riferivo ad alcuni piatti in particolare (anche se non volevo citare qualcuno esplicitamente) in cui si è giocato con la presentazione, resa col tentativo di risultare spiritosi a volte anche molto splatter, e in alcuni post in cui ho ritrovato parole divertite su come "la sfida" tra una parte meno nobile dell'animale e l'uomo fosse stata vinta, essendo riusciti a mangiare anche le parti più legate all'intimità della bestiola. Mentre agli occhi di qualcuno questo può sembrare divertente, capisci che per me non poteva risultare altrettanto spassoso. Ma non ti biasimo se non capisci completamente cosa voglio dire, è chiaro che due scelte così diverse portano a leggere le cose del mondo, anche se sono le stesse, secondo categorie totalmente differenti.
Per quanto riguarda la parte sull'incoerenza, era solo un tentativo di non far arrovellare troppo AnnaRita sulla questione, dicendole che fondamentalmente la capisco perchè non credo sia l'unica, ma che credo che si tratti più che altro di una questione di maggior o minor suggestionabilità. Ma credo che scegliendo questo tema per l'MTC tu lo sapessi bene, no?! Se molte persone sono andate un po' in crisi è perchè effettivamente mangiare organi di un animale può fare un po' più "effetto", ma questo non lo dico io, lo dimostravano i fatti! 🙂
Potrei continuare oltre ma credo di volermi fermare visto che siamo giunte a una sorta di tregua.
Un saluto a tutte e due e in cuor mio spero comunque in un prossimo MTC in cui la preparazione scelta siano chessò, i frullati di frutta o il gelato! 😉 ciao!
Ebbene sì, mi sono divertita molto e non me ne vergogno affatto, nemmeno del gioco splatter 🙂
A questo punto mi sento presa in causa io.
Se nei miei post Lucrezia ha trovato tentativi di ridicolizzare l'animale, significa che non capisce l'italiano: era su di me che ironizzavo, non su animali che, come dice Cristiana, una volta uccisi è giusto rispettare consumando tutto il consumabile.
Io rispetto le scelte altrui, ma esigo lo stesso rispetto per le mie.
E aggiungo che… Lucrezia non ha avuto le palle di commentare le mie ricette direttamente sul mio blog: le avrei dato la risposta che meritava.
Cara Mapi non ti conosco e non conosco il tuo blog, ergo non ho letto nessuno dei tuoi post! 😉
..ma, per restare in tema..venire a "casa tua" e commentare i tuoi post per instaurare una discussione su una scelta diversa dalla mia sarebbe stato rispettoso?? Forse non abbiamo la stessa idea di ciò che è rispettare le scelte degli altri 😀 spero però che concordiamo sul fatto che Annarita ne avrà piene le scatole e che forse non è rispettoso portare avanti la discussione sul suo blog, quindi io direi anche di finirla.
Ciao a tutte
Conosco tutte anche personalmente e vi ritengo persone assolutamente civili e rispettose. Ognuno ha espresso la propria opinione con passione ma dubito che riusciremo a venirne a capo perchè ciascuno rimarrà della propria idea, continuando a rispettare quelle degli altri. Non volevo alzare un polverone tanto meno alimentare una polemica perciò sono d'accordo con Lucrezia nel volerla finire qui. Volemose bene e basta.:P
Nessun polverone e nessuna polemica ma visto che io ho fatto un impiattamento splatter e che ho portato avanti una sfida col quinto quarto, ho semplicemente risposto a Lucrezia dicendo che mi sono divertita e che non me ne vergogno affatto 🙂
Au revoir!
Che ricetta bella,bellissima!
Non lo sapevo che non mangiavi carne. Anch'io come Elisa ogni tanto ho pensato di diventare vegetariana, ma per il momento quello che mi limito a fare è cercare di comprare carne in maniera consapevole ed evito di comprare pollame. Trovo questa ricetta davvero interessante. Quando si parla di pesce ho sempre tanto da imparare e ricetta come questa mi incuriosiscono sempre.un bacio, Chiara
Ho la sensazione che diventero' vegetariana anch'io se significa nutrirsi con questa mousse. Bella da vedere e da mangiare!
Posso confessare che la scena del pollo che si dimenava e faceva strani suoni mentre tu mangiavi mi ha fatto sorridere?
Non sapevo che non mangiassi carne…
Penso che dopo una esperienza del genere forse anche io avrei rinunciato alla carne.
Anche se una volta regalarono una pecora (eh…una pecora!!) intera e ancora con la lana a mio padre. E nemmeno quando eravamo in montagna, dove abbiamo villa e giardino, ma a Roma…dove viviamo in un appartamento (anche noi in 5!). Non ti dico il sublime odore che proveniva dal bagno (con tutto che era chiuso!) mentre mio padre la puliva.
E meno male che mio padre è stato un pastore e sapeva dove mettere le mani.
E meno male che avevamo due bagni, perché "quello" con la vasca (soprattutto la vasca!) non è stato più utilizzato per anni… 😀
Comunque ho superato lo shock, o meglio non l'ho mai avuto. Forse sono poco sensibile. O forse quel sangue abruzzese e sardo che mi scorre nelle vene mi impedisce di dire no ad una bella costoletta di abbacchio… 😛
Di carne ne mangio molto poca, preferisco il pesce e le verdure (potrei essere scambiata facilmente per vegetariana) …ma se mi trovassi davanti a una fiorentina…mi ci fiondo!
Comunque basta parlare di me e passiamo alla ricetta. Come sempre lasci senza parole, le foto sono MERAVIGLIOSE e l'idea della chantilly è vincente! La nota dolce del miele che contrasta con il piccante del peperoncino e il sapore deciso delle uova mi ha conquistata…
Standing ovation!!!
Una scena da serial killer, ammazza ci credo che nessuno poi ha fatto il bagno in quella vasca…..shining vi fa un baffo. <3
Che bello quel pane scuro scuro.. e mi intriga moltissimo l'utilizzo delle uova di sogliola, davvero mai viste nè assaggiate!
E poi quel canapè nell'insieme è di una bellezza rara!
Amo la pasta madre eppure siamo ancora conoscenti, ci annusiamo, ogni tanto produciamo qualcosa insieme, ma non fa ancora le fusa. Sul discorso di vegetariani/vegani/contraddizioni ti capisco, ho pensato più volte di entrare a fare parte del mondo vegetariano, ma mi è sempre mancata la forza, anche se di carne non ne mangio molta, soprattutto se mi soffermo a pensare a cos'ho nel piatto mi sento sempre in colpa, tremendamente.
Sono scelte difficili, e non è tanto una questione di ipocrisia.
Nonostante ciò, ed i miei fastidi per il quinto quarto (che sfida sudata questa!) apprezzo moltissimo la tua ricetta, delicata e profumata, con quella nota di colore del pane stupenda!
Brava!
Giuro che non sarei riuscita neanche a prendere quel sacchetto!!!!! Aiuuuuuuto!!! ^_^
Comunque quello che ti ha portato a questa meravigliosissima proposta è uno slancio di eleganza e raffinatezza che ti fa onore. Questo è un piatto con i fiocchi. Bravissima.
complimenti annarita piatti sempre rafinatissimi….anche con il quinto quarto di mezzo!
un bacio
giorgia
Oddio che scena povero pollo!!! Non so proprio dire che cosa avrei fatto io. Nemmeno io sono vegetariana, ad alcune cose proprio non potrei rinunciare ma di carne ne mangio veramente molto poca. Bellissima la tua combinazione con la ricetta per l'MTC. ti faccio un grande in bocca al lupo e ti mando un bacione
Visto che non voglio passare per assassina crudele e visto che col tuo post mi hai fatto sorridere più di una volta ti racconto un episodio…sono la donna degli episodi. Mio fratello grande quando eravamo bambini aveva la mania di allevare qualsiasi tipo di animale e la cosa gli riusciva abbastanza bene. Un anno fu l'anno delle colombe…avevamo il giardino pieno di colobelle bianche quelle con la coda ruota…fino a quando il cane di allora scoprì che potevano essere cacciate e caccia fu: stermino una ventina di colombe in pochi giorni (ci aveva preso gusto) e il giardino diventò un posto degli orrori perché quando meno te lo aspettavi sbucava una cadavere di colomba che la cagna aveva deciso di seppellire per i tempi di magra. Per arrivare al dunque un giorno ne troviamo una colpita ma non morta e a quel punto è iniziato un vero film dell'orrore. Eravamo noi tre fratelli con mia madre e le nostre perplessità erano nell'ucciderla e farla soffrire meno o aspettare che morisse da sola…Inizialmente optammo per la prima ipotesi. Primo tentativo: colomba sul fornello del gas a fuoco spento. Secondo tentativo: colomba chiusa in una scatola con della formaldeide (mio padre era medico). Terzo tentativo: ghigliottinamento con i forbicioni da siepe. Conclusione: preparammo un letto morbido, ci mettemmo la colomba con una marea di mangime attorno e la lasciammo al suo destino…morì dopo poche ore. Tutto questo pippone per dirti che ribadisco qui come altrove che mangio carne, ma non sarei mai capace di procurarmela da sola e l'unica cosa che vivo male dell'essere carnivora è la gestione degli animali e il macello. Ma ritorniamo alla ricetta, che me ne mancano un sacco (!). Son contenta che tu abbia scelto il pesce, visto che è stato un po' trascurato in questa sfida. In più me lo proponi in una veste totalmente nuova..al sifone non avrei mai pensato, anche perché ce l'ho da tempo e l'ho solo usato per montarci la panna! Mi piace l'abbinamento col pane nero (per di più fatto da te) che anche cromaticamente fa un bell'effetto! grazie mille una proposta nuova e innovativa! cri
Della serie il medico pietoso fa la piaga puzzolente…ma la classica botta in testa rapida e indolore? Se hai il sifone usalo anche per altre ricette e vedrai che ti stupirà, ha un sacco di potenzialità. Grazie Cristiana.
ultimamente, mi sto dedicando al giardinaggio. coltivo piante, curo gli alberi, parlo con le aromatiche (!), passo gran parte del mio tempo libero a liberarle dai parassiti e dalle erbacce e soprattutto a non farle soffrire. Cerco loro di dar da bere con regolarità, scelgo accuratamente il tipo di terra in cui piantarle, le copro se fa freddo, le proteggo dagli assalti dei caprioli e dei cinghiali. lo faccio perchè mi sono accorta che soffrono per davvero. Che prima di avvizzire si contorcono,, ingialliscono, si piegano sfinite sotto il peso della mia incuria.
non solo : mi sono convinta che "mi rispondano" e che mi gratifichino anche. Anzi, a dirla tutta, la più grande soddisfazione della mia vita recente me l'ha data una pianta di rabarbaro, cresciuta nel mio orto, e che mai è attecchita in quello della suocera.
Se dobbiamo parlare di rispetto della vita, io esigo che ci si includano anche i vegetali, per una questione di coerenza che affonda le sue radici anche nella scienza. Altrimenti, trovo irrispettoso fare classifiche, quasi che chi ha scelto di nutrirsi di carne sia una persona moralmente spregevole perchè non rispetta un tipo di vita e gli altri no. E te lo dice una che mangia pochissima carne e anche pochissimi salumi- la prima perchè non mi piace, i secondi per questioni di salute: e che non tollera la sofferenza, in qualsiasi modo essa si esprima. ma la coerenza, secondo me, non va cercata su questo piano. Va cercata nei termini di un rispetto più generale, della natura intesa in senso lato, per cui si cerca tutti di fare acquisti in modo sempre più consapevole, rivolgendoci a un biologico "vero", in cui si cerca di allevare gli animali in modo rispettoso, anche se il loro destino è quello di essere macellati o pescati per finire sulle nostre tavole. Logico che se esistesse una terza via, incruenta, la seguiremmo tutti: ma non c'è. Ergo, ci si adatta alla logica del male minore, che è quella alla quale, bene o male, siam tutti soggetti…
E ora mi chiedo: ma una che fa una ricetta del genere, in cui la genialità si fonde con la tecnica, il gusto con l'eleganza, la contemporaneità con la sostanza, si deve pure beccare il pippone della Van Pelt? non c'è più religione, mi sa…
Condivido il tuo pensiero perchè anch'io penso che le piante soffrano ma gran parte di quello che si mangia di loro sono frutti che la pianta cede volontariamente. te lo dico perchè curavo le piante molto prima di cucinare e le curo e coccolo anche ora, ma penso che coltivare piante esotiche in un vaso sia una forma di tortura pure quella. Io guardo la mia pianta hawaiana e dico: ma guarda tu vivevi alle Hawaai e io ti ho messo in vaso e ti costringo a vivere a Camaiore. Come per gli animali vorrei coltivazioni meno intensive, senza pesticidi, magari meno fragole a dicembre o arance a agosto. Detto ciò il tuo non è un pippone ma il tuo pensiero artcolato che leggo sempre volentieri. Grazie Van Pelt.
VIsto che x quinto quarto di carne storgo il naso pure x gli odori…accolgo a braccia aperte la tua variante di pesce…( tra l'altro mi fosse mai venuto in mente in vita mia di usare le uova di sogliola!) Bravissima! Piatto chicchissimo!
Piatto elegante anche nella presentazione, Annarita, che si rispecchia perfettamente nelle tue "solite" splendide foto.
Avevo capito che facevi qualcosa con le uova e il nero di seppia ma non una meraviglia del genere!! Bel post oltre alla ricetta! Ogni scelta implica una rinuncia, nel bene o nel male 🙂