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Dopo le mele casciane ho dato spazio alla scoperta di unavarietà di pera dimenticata, sopravvissuta solo grazie all’opera di uominilungimiranti: la pera picciola (pyrus communis var. achras Gaetner) tipicadella zona di Abbadia San Salvatore a Siena.
Dal l’Enumeratio quarundam rariorum planturum del botanicodel XVIII secolo Pier Antonio Micheli conservato presso l’Università botanicadi Firenze si legge: “ Picciolona: Pyrus fructus estivo, globoso, sessile,subflavo, maculeo vel libureo griseis compresso, pediculi longo, il frutto èalto poco più di un’oncia e mezzo largo, dalla parte di sotto chiatto cioèpiano e nel mezzo concavo, dalla parte di sopra tondo, ma nell’estremità unpochino eccitamente appuntato, dove termina in un picciolo lungo due oncie epoco più o poco meno; il colore è verde chiaro , tutto chiazzato di macchiolineineguali di color bigio, le quali core lo rendono un poco ruvidetto altatto, ambedue l’estremità del frutto sono macchiate, più d’ogni altra parte dicolore. Il sapore non è dispiacevole, ma poco dolce, essendo oltre di ciò lasua polpa granellosa umida. A 20 di Agosto, senza nome, dal fruttivendolo di S.Spirito e matura e ingiallita a 15 di 7bre in Mercato” da qui.
Non che abbia deciso di cominciare un viaggio alla ricercadei frutti antichi, anche se mi piacerebbe, la verità è che è stato un caso,fortuito magari, ma un caso. Ho acquistato delle piccole pere sciroppate diquesta varietà in una delle molte fiere agroalimentari che si tengono dalle mieparti, insieme al ratafià dello stesso frutto che ancora non ho assaggiato.Insomma, era da un po’ che facevano capolino in dispensa, mi guardavano incerca di una ricetta in grado di esaltare la loro dolcezza e la loroparticolarità perciò, ho pensato di utilizzarle per realizzare deimini plumcake, con le pere, già cotte e detorsolate, inserite intere.
Ho voluto sperimentare una versione gluten free mischiandopiù farine con un risultato che il consorte ha definito morbidissimo. Lasofficità contrasta con la compattezza della pera che rimane intatta anche dopola cottura. Ho voluto proporli per il 100% gluten fri(Day) anche se ho avutoalla fine qualche dubbio sulle pere sciroppate che, non recavano esplicitamentela scritta gluten free. Ancora una volta il rischio è quello dellecontaminazioni, decidere di correre il pericolo quando non si hanno risposte precise. Hochiesto lumi a Stefania che mi ha dato il via libera. Ovviamente possono andarebene anche altra sciroppata (controllare gli ingredienti) o fresca.
Farina di riso 90g
Maizena 50g
Farina di grano saraceno 30g
Burro 100 g
Zucchero 100 g
Uova 2
Cacao amaro 30 g
Lievito per dolci bio gluten free mezza bustina
Zucchero 100 g
Uova 2
Cacao amaro 30 g
Lievito per dolci bio gluten free mezza bustina
Sciroppo (acqua, zucchero, erbe aromatiche)circa 100 ml
Sale un pizzico
Pere picciole sciroppate 6
Lavorare beneil burro morbido con lo zucchero. Aggiungere le uova. Unire le farine, illievito e il cacao e per ultimo il sale il sale. Aggiungere lo sciroppo un po’alla volta fino ad avere un composto morbido (regolatevi con l’impasto, seabbastanza morbido, non mettete tutto lo sciroppo). Riempire gli stampini da mini plumcake fino a metà. Porre al centro una pera. Infornare a 180°C percirca 20/25 minuti.
28 commenti
sono le pere delle mie parti, Abbadia è a 2 minuti da Piancastagnaio e lasciamo perdere la rivalità senza tempo tra badenghi e pianesi.
però io ai badenghi i meriti glieli riconosco: la ricciolina (quel dolce con la crema al cioccolato e lameringa sopra per intenderci) e la pera picciòla.
buona da morire.
la fornostar può andare più che fiera di questa ricetta che come non fosse già il top è anche gluten free!!
: o*
giusto il we scorso ci ho fatto i pancakes con la farina di castagne : )))) per restare in tema, no?
eppure devo ammettere che la pera picciòla mi garba da matti insieme alla carne, col maialino da latte per esempio.
via che qui di idee ce ne son sempre troppe.
Nello stand dove ho comprato le pere sciroppate e il ratafià c'era un bellissimo libro di ricette tutte con la picciola e molte erano con la carne. Non l'ho comprato solo perchè non sapevo come procurarmi le pere una volta finito le mie…..ma ora che so che tu potresti farmi da pusher…..pur essendo pianese….hai visto mai. Un bacio.
Verrebbe voglia di afferrare quella pera per il picciolo, tanto sembra bella e buona 😉
Pensa che Dario ha mangiato tutto il resto e lasciato la pera….
Ma che bontà!!!
Grazie 🙂
Io sono più che stupita di trovare ricette così buone e particolari che sono anche pensate per i celiaci. E non sono solo fiera della tua proposta, ma anche commossa per la ricerca che c'è dietro oltre l'infinita sensibilità!
Sulla bontà, è ovvio, non ho dubbi, solo solo, già per il fatto che l'hai fatto tu!
Grazie a te Stefania ho conosciuto farine diverse …che poi mangiare meno glutine fa bene a tutti. Un bacio.
Io, purtroppo, non le conoscevo! Avevo visto già le mele, quelle piccine, ma le pere proprio no! Intanto mi gusto i tuoi cake che sono una favola… il connubio con il cacao è sempre eccezionale!
Anche per me è stao un caso, ma quelle perette così particolari mi hanno convinto. Grazie a presto.
..ciccioli! Sono deliziosi a vederli con quelle pere che sembrano ciliegie. Non le conosco proprio, e daltronde da qui alla Toscana ci son 400 km, mica zero come dalle tue parti 😉 io tutt'al più posso sperare in qualche prugnetta mignon… un po' meno elegante delle pere
Un abbraccio!
Io adoro le prugnette, magari ce ne fossero tante anche qui. Grazie un bacio.
Che sfiziosi i tuoi plumcakes 🙂 quello che ci vuole in questo periodo con il freddo …qualcosa per scaldarci
Bravissima
A presto Ilaria
Grazie 🙂
La forno star stasera sarà fiera di te…mi sono persa tra le foto….mi hai fatta confondere, bellissimeeeeeeeeee!!!! Queste pere le voglio assolutamente!!!!
No non c'è più religione, tu che dici che le mie foto sono belle? Emozioneeee. Grazie Gabila, magari fossero un pochino belle come le tue. Un bacio.
oddio ma quanto sono bellini!! bravissima
Sei gentile, cara , grazie mille.
Pur essendo locale, quelle pere proprio mi sfuggono. Ma ti invidio per averle trovate e perché la frutta dimenticata è assolutamente da riscoprire grazie al meraviglioso sapore che ci porta lontano nel tempo.
L'ieda di inserirle intere in quei adorabili cake, le valorizza al massimo.
Bella ricetta davvero. Un bacione
Non è mai troppo tardi per farsi delle pere! ahahahahah Grazie Patty un bacione.
Che volere di piú per questo GFFD? Un mix di farine strepitoso, un dolce con una frutta dimenticata, un piccolo tesoro nel piatto.
Grazie grazie e ancora grazie
Grazie lo dico io. 🙂
Che bellini questi mini cake cioccolatosi con quelle perine picciole che fanno capolino!!! Amo anche io i frutti dimenticati e da me ho scovato la pera broccolina accanto alla più famosa pera volpina.
Bacioni e buona domenica
Dalle mie parti, in garfagnana c'è la banca del germoplasma e ospiti custodi che si occupano di coltivare varietà antiche, io la trovo un'idea meravigliosa….peccato che non vivo più lì. Un bacio.
La presentazione di questi cake è un incanto, fa venir voglia di tuffarcisi dentro! Non amo la frutta sciroppata ma penso che potrei provare comunque con il frutto nature, no? Dovrei cuocerlo prima?
P.S mi piace quello che stai facendo anche se involontariamente per far conoscere varietà non comuni di frutti al posto di Melinda e compagnia 😉 avevo anche commentato il post sulle tortine di mela ma ho visto che non c'è 🙁
un abbraccio e buon inizio settimana!
Si possono utilizzare frutti nature, ma nel caso delle pere specie quelle che hanno una pasta compatta forse sarebbe meglio una cottura parziale prima del forno, magari con delle spezie. Un bacione nocciolina mia.
Sono delle chicche questi dolcetti e la presentazione è fantastica! Davvero brava cara, complimenti 🙂 Buona settimana e un abbraccio
Grazie mille e buona settimana a te.