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Il cervello accetta ciòche riconosce, agisce secondo schemi prestabiliti, tracce lasciate daesperienze pregresse. Ecco perché mangiamo cozze e vongole ma inorridiamodavanti a insetti fritti o altre specialità esotiche. Magari hanno un buonsapore ma il nostro cervello, la nostra esperienza li identifica come esserischifosi e ci impedisce anche solo di assaggiarli.
Ora mangio volentieri ilsushi ma, la prima volta, guardavo quei rotolini mollicci e mi chiedevo se, oltrea mangiarli, avrei dovuto anche pagarli. Il primo sashimi a San Francisco nellontano ’97, mi parve una maledizione (rafano compreso) solo perché, nessuno da noi, fino a quel momento eraabituato a mangiare il pesce crudo.
A me è capitato di verificare questacondizione anche con Dario, i bambini all’inizio sono incuriositi dal cibo anzia volte percepiscono come cibo qualsiasi cosa capiti loro a tiro e la mettonoin bocca, usano la bocca per capire e conoscere però poi, crescendo, con illoro piccolo bagaglio di esperienza e sapori diffidano delle novità econvincerli a assaggiare diventa un’impresa epica. Dario all’età di un annoandava nell’orto a strappare i pomodorini dalla pianta per mangiarseli ma già a2/3 anni li ha rifiutati categoricamente continuando però a mangiare lapassata. In Spagna mangiava allegramente il pan y tomate perché il pomodoro nonsi chiamava pomodoro ed era strusciato sul pane in una forma completamentediversa dalla sua idea di pomodoro.
Qualche anno più tardi volevo cheassaggiasse le orecchiette con i broccoli ma tutto ciò che è verde lo disturba,tutto, tranne il pesto. Al momento del pasto, avendo cotto molto i broccoli eridotti in poltiglia gli ho detto che era pasta al pesto: l’ha mangiata tutta.Il suo cervello aveva dato l’ok perché nella forma e nel colore era uguale alpesto. Di queste pseudo furbizie/inganni da mamma di un pargolo che ha sempremangiato poco, ne ho praticate molte negli anni e purtroppo devo continuare.
Una torta fatta incasa, anche se fatta con gli ingredienti più buoni e che a lui piacciono, mancadi attrattiva, la semplice fetta non corrisponde alla sua idea di merenda omerendina perciò, spesso, ringrazia ma poi vuole altro. Ecco che ho pensato difare una torta da colazione in forma di ciambellina, una monoporzionerispondente alle sue aspettative e facile da portare nello zaino. Riuscirò aconvincerlo?
Per circa 10/12ciambelline
Burro 125 g
Zucchero muscovado185 g
Uova 3
Estratto di vaniglia 1cucchiaino
Farina 200 g
lievito bio 1 bustina
Spezie miste 1cucchiaino
Noci sgusciate 80 g
Sale un pizzico
Carote bio 250 g
zucchero a velo perdecorare
Montare il burro con lo zucchero, poi unire leuova, una alla volta. Aggiungere l’estratto di vaniglia e un pizzico di sale. Unirela farina e il lievito precedentemente setacciati un po’ per volta e mescolarebene. Unire le carote in precedenza pulite e tritate e le noci passate pochisecondi al mixer Aggiungere le spezie miste e mescolare bene. Versare ilcomposto in uno stampo per ciambelline (tipo donuts. Imburrato e infarinato.Infornare a 180° per 15/20 minuti. Una volta raffreddate spolverare conzucchero a velo.
La ricetta base è presa da qui poi, ovviamente ho fatto di testa mia.
18 commenti
Che bell'aspetto invitante…da provare assolutamente!
Ciao Ilaria, grazie e benvenuta nel blog.
Come hai ragione, anche ai miei figli succede esattamente così!!! ottime le tue ciambelline…un saluto Manu
Quanto se ne devono inventare le mamme…grazie a presto Emanuela.
Purtroppo è così, molto spesso si fa ricadere la colpa sui genitori ma la maggior parte delle volte sono i bimbi che un dolce preparato in casa non lo guardano nemmeno di striscio..ma una volta imboccata la via delle merendine è difficile che le loro papille riapprezzino qualcosa di così genuino! 🙁
io fossi nel tuo bimbo mi ci butterei a capofitto su una ciambellina alla carota! nel caso non dovesse apprezzare, lanciamene una al volo! 😀
un bacione
ma io te ne lancerei volentieri anche due. Sai che il venerdi vado a prendere mia sorella al lavoro e mangiamo al vegano (li ho costretti), Dario ha proptestato dicendo che a lui non piacciono le verdure, quando poi si è visto consegnare il suo hamburger l'ha mangiato tranquillo. Un bacione.
No adesso mi dici che ci sei riuscita ma tutto quello che hai detto non fa una piega (io ero una di quelle che mangiava i pomodori a morsi appena colta dalla pianta) ma le mie dolci creature non mangiano niente tranne che la mud cake di Tony e solo prodotti OGM….dimmi se cisti riuscita perché se così fosse domani ne preparo un catino di queste ciambelline!!!
Gabila vuoi la verità, ho dovuto intingerle nel cioccolato fuso e allopra hanno avuto un certo successo…..quanti compromessi. poi scatta l'isteria (la mia)….un bacione.
se il tuo bimbo non le vuole… passo io, ok???
sono bellissime!!!!!
Magari… ti preparo anche il thè. Un bacione.
Tu dici che è il loro cervello? Per anni ho fatto come te, nascondendo ogni sorta di verdura anche nei dolci, che puntualmente mangiavano. Poi mi sono anche stancata e il pargolo n. 3 ha cominciato a mangiare solo perché minacciavo il suo cubetto, dicendogli che la monelleria (alias i capricci) si attaccavano tutti al suo cubetto, e se ne andavano solo a suon di sculaccioni… tutto sommato ha funzionato! 😀
Il passaggio al ricatto e alle minacce è un attimo….a volte scatta pure quello…un bacione Stefy.
mmm le ciambelline piccole alla carota le ho fatte anch'io tempo, le trovo divine!!!!ogni mamma deve ingegnarsi come può. la mia bimba per fortuna non mi da problemi mangia tutto a parte l'insalata, e da buongustaia la capisco! 🙂
complimenti cara, passami una ciambellina se riesci! 😀
Ale magari potessi passartele, ma capiterà un giorno. Un bacione cara.
Secondo me ci sei riuscita…o almeno lo spero! Le ciambelline non possono non piacere…e magari così sei anche riuscita a fargli mangiare le carote!!!
Ciao
Silvia
Guarda le carote le mangia e proprio per questo ho scelto questa ricetta…le ha volute solo dopo averle passate nel cioccolato fuso.Un bacione.
mia nonna donna geneticamente modificata per essere la più furba di famiglia ha avuto a che fare per anni con il marito della sorella più grande.
vero uomo del sud, piccolo, rompiscatole e presuntuoso, LUI non mangiava abbacchio. MAI. capito? e ogni volta esigeva che venissero messi degli stuzzicadenti sulla sua carne al forno per distinguerla.
un anno mia nonna si dimenticò e pur di non sentirlo mise degli stuzzicadenti su pezzi di abbacchio a caso.
non solo li mangiò, ma disse pure che era il pollo più buono degli ultimi tempi!
ah, la pazienza infinita…….
vai che Dario lo convinci! : )
Beh con uno così è stata la mossa migliore sennò sai che pizza… le donne in questo sono oltre. Un bacione.