L’idea di preparare un pane dolce di Shabbat, con tutti queidivieti, mi aveva un po’ lasciata perplessa, ma, a riprova che l’ignoranza è lamadre del pregiudizio, documentandomi, ho scoperto che il modo di porsi difronte al cibo, nell’ebraismo, è legato alla qualità degli ingredienti ed è unmodo sano di mangiare. Il pasto è un momento importante della giornata e dellavita di una famiglia e soprattutto, nelle festività, diventa momento di lode epreghiera.
“Ricordatidel giorno dello Sabato per santificarlo. Lavora sei giorni e fa in essi ogniopera tua; ma il settimo è giorno di riposo sacro all’Eterno che è l’Iddio tuo.Non fare in esso lavoro alcuno né te, né il tuo figliolo, né la tua figliola,né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero chedimora entro le tue porte; poiché in sei giorni fece l’Eterno i cieli, laterra, i mari e tutto ciò che
è in essi, e si riposò il settimo giorno. Perciò il Signore habenedetto il giorno di riposo e lo ha santificato” (Esodo 20, 8-11).
“E’ crudele mangiareil vitello intriso del latte di sua madre” (Deuteronomio :14, 21; Esodo: 23, 19e 34, 26)
Con questa ricetta partecipo all’MTC di ottobre!
20 commenti
Lo dicevamo con Eleonora: sono i post, ancor più della ricetta, a lasciare senza parole. Ora lei non c'è, ma non fatico ad immaginarmi le emozioni che proverà, leggendo questa tua introduzione, un vero gesto di amore nei confronti di una tradizione a cui non appartiene, ma nei confronti della quale ti sei posta con rispetto e interesse sincero. e notavo che il tuo pane del sabato è davvero "ebraico", se mi passi l'aggettivo: c'è un'aderenza capillare alla cultura di questo popolo nella scelta degli ingredienti e nel loro accostamento, a conferma di una adesione piena, che va al di là delle dosi e del procedimento.
Grazie, davvero
ale
Grazie Alessandra, sai, quello che veramente mi piace dell'MTC è lo stimolo che mi da ogni volta, l'occasione per studiare, conoscere e imparare qualcosa di nuovo, perciò sono io che ringrazio voi (tu e le altre). Ciao cara.
I tuoi post sono sempre meravigliosi! Mi soffermerei a leggerli e a guardare foto e ricette per delle ore! Bravissima! 🙂
Ci credi che ho appena pubblicato il mio pane e in una delle due trecce ho usato i datteri? 😀
Sei troppo buona, come sempre ma ti ringrazio i complimenti fanno sempre piacere. Ho visto la tua ricetta, bellissima. Ciao cara.
Ho letto con molta attenzione e curiosità le tue parole ed ho ammirato le tue trecce ripiene.
Concordo con te che l'MTC, al di là della gara, ci permette sempre di scoprire cose nuove … ed addirittura questo mese ci ha messo di fronte ad una cucina quasi totalmente sconosciuta alla maggior parte delle persone e così ricca di significati.
Ci credi che io ho ancora davanti la nebbia e non ho avuto ancora tempo per "studiare" la ricetta! 😉 Mi devo mettere sotto!
Un bacioooooo
Grazie Monique, vedrai che sono facili e buonissime e la tentazione è quella di farne e rifarne. Vedremo, intanto aspetto le tue. Ciao cara.
Annarita ti è venuta una meraviglia questa treccia! Complimenti! Un abbraccio e buona giornata!
Grazie cara, era anche molto buona,credo proprio che la rifarò perchè per colazione è ottima. Ciao a presto.
Bravissima Annarita!! Bellissimo il post, splendide le trecce!! …e tra i due ripieni non saprei quale scegliere…
Grazie mille Roberta 😀 Ciao a presto.
Che belli i tuoi pani, ma quanto più bello è il post!
Parlare di pane della tolleranza, del rispetto e dell'amicizia è raccontare il vero spirito che pervade l'MTC!!!!
Grazie.
Oh grazie Mapi, me lo prendo tutto questo complimento…mi piace. ciao a presto.
Che bel post. letto e riletto. Un post di amicizia, tolleranza, amore. Grazie davvero. Non sai quante volte nelle grandi feste o per uno Shabbat ho invitato amici di altre religioni e culture a condividere con noi il momento, e da quando siamo qui in Marocco, ormai da un anno, lo faccio con più regolarità e più volentieri, anche perchè i marocchini sono forse l'unico popolo islamico che ama gli ebrei. non posso quindi che condividere le tue parole, complimentarmi con te per il tuo scritto e per i tuoi ripieni ragionati e intenzionati e assolutamente non improvvisati o banali. Semplicemente fantastico.
grazie di cuore
Che bello pensare che tutto ciò che ho immaginato sia davvero possibile ogni tanto! Ti ringrazio per le belle parole. Ciao a presto.
bellissimo post, veramente, a questo giro di MTC stiamo raccontando storie, ed imparando cose, che vanno molto al di là della cucina.
mi piace molto anche il tuo pane, veramente un ponte fra le culture.
Ti ringrazio tanto, ma l'MTC è un pò così ogni volta, racconta sempre un pò di ognuno di noi e ci coinvolge tantissimo. Ciao a presto.
signora mia, lei è pura poesia… mi ha lasciata a bocca aperta questo post, le tue parole sono un valore aggiunto che rende la ricetta ancora più preziosa…..
smack
Troppo gentile cara Sere. Ad essere sincera mi è piaciuto molto pensare e scrivere di questo argomento, senza voler entrare in questioni storiche e/o politiche che mi sembravano fuori luogo in un blog di cucina. Ciao bacio.
…i miei pani dolci sono già belli e mangiati, il mio post non c'è ancora… ma lo sai che i nostri pani dolci hanno qualcosa in comune???… nello spirito però… perché a me mica sono venuti questi intrecci paffuti e perfetti!!!
bravissima, mi piace sempre il tuo modo di fissare le idee in una ricetta e la naturalezza con cui poi lo racconti.
:*
roberta
Grazie davvero, sei molto gentile. Ti assicuro che non è stato così facile scrivere il post perchè l'argomento non era banale e non volevo scivolare in argomenti di storia e politica che mi sembravano fuori luogo in questo contesto. Ciao Roberta a presto.