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Focaccine soffici di Roma Antica |
Qualche giorno fa la mia amica Sara, una di quelle persone specialiche ami anche solo incontrare con lo sguardo perché riesce a trasmetterti tuttala sua serenità e la voglia di vivere, mi ha postato questa ricetta:
Libum Casei p.II bene disterat in mortario;ubibene distriverit, farinae siligineae libram aut, si voles tenerius esse,selibram similaginis solum eodem indito; permiscetoque cum caseo bene; ovumunum addito et una permisceto bene. Inde panem facito; folia subdito; in fococaldo sub testu coquito leniter.Catone – De Agri cultura, c 75 ,
dicendomi di aver sperimentato una nota ricetta romanaper una lezione a scuola sulla quotidianità nel mondo antico, lei che vive aMassaciuccoli vicino all’area archeologica “Massaciuccoli Romana” . Considerando che il mio blog spaziageograficamente, aveva pensato che avrei potuto anche spaziare nel tempo.
Che bello, ho pensato, un blog diacronico che ospita antichericette e studia l’evoluzione del cibo nel tempo! Voli pindarici…..dai quali mi sono ripresa presto, che però mi hannointrigato moltissimo, anche perché uno dei miei sogni sarebbe quello dicoltivare antichi alberi da frutto per far rivivere endemismi passati. Io pensavo di “riesumare” vecchie ricette, quelle della nonna per intendersi, al massimo quelle di 100 anni fa, non credevo di arrivare tanto indietro nel tempo.
L’idea di realizzare un piatto che un tempo si usava durante le libagioni, non so, è statoemozionante e il risultato è davvero niente male. Ero talmente entusiasta, che ho, letteralmente, rubato le foglie di alloro dalla siepe della mia vicina!
Le focaccine sono perfette comeantipasto per accompagnare salumi e aperitivi, ottime soprattutto se servitecalde. Forse la farina ai tempi dei romani era più vicina alla farina di farroche non alla nostra farina bianca 00, infatti la prossima volta vorreiintrodurre questa piccola variante.
Ricotta 400gr
Farina 150gr
Uovo 1
Sale
Foglie di alloro
Mescolare la ricotta con lafarina e l’uovo. Aggiustare di sale e disporre il composto su una spianatoia, utilizzandoun po’ di farina per non farlo attaccare.
Stenderlo con un matterello e ricavare con un coppapasta o un tagliabiscotti lefocaccine, che dovranno essere adagiate sulle foglie di alloro disposte su una placca daforno. Fatevi aiutare da un nanetto, se lo avete per casa…perchè si divertirà e sarà un’occasione divertente per una lezione di storia.
Cuocerle in forno a 220 ° per una ventina di minuti……… la casa si riempiràdi profumo di alloro.
2 commenti
Accipicchia Annarita, troppo, troppo davvero: grazie!
Ieri le ho riproposte in versione antipasto per un pic-pic pre-temporalesco tra amici e sono state letteralmente spazzolate; qualcuno forse si è pure scottato la lingua.
Si possono fare con tutte le farine che vuoi, con la farina di kamut vengono ancora più soffici. Per adesso le ho offerte sempre salate ma "antiche voci di corridoio" dicono che Virgilio le consigliasse calde col miele.
ps. mi onora essere sul tuo blog Annarita! E visto che la cucina antica (etrusca, romana e medievale) è un po' un mio pallino, mi sproni a sperimentare ancora.
Calde col miele devono essere buonissime, in effetti ricotta, farina e uova si sposano molto bene con il dolce. Per il resto devi sperimentare….se poi il risultato è questo…continua continua che io ti seguo volentieri.