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Ravioli di sbrinz e pere con melagrana e speck |
“Ho preso dimora”,scrisse Nietzsche a Peter Garst nel 1881, “nell’angolettopiù ameno della terra: non ho mai goduto tanta pace, e tutte le cinquantanecessità della mia misera esistenza sembrano essere soddisfatte. Questascoperta la prendo come un dono, tanto inatteso, quanto immeritato”….quell’angoletto, era in Svizzera. Ed è così che io la immagino, un luogo incantato, dal cielolimpido e dal paesaggio rilassante. Unluogo dove la modernità si sposa con la tradizione, fatta di gesti sapienti eantichi.
Qualche tempo fa, al supermercato ho trovato un’offertaallentante sul formaggio svizzero Sbrinz, incuriosita, ho preso tra le mani laconfezione, l’ho guardata e rigirata ma poi l’ho rimessa sul banco. Qualchegiorno dopo mi sono iscritta al contest di Peperoni e Patate e, a quel punto,non potevo non scegliere lo Sbrinz , che fino a quel momento non avevo maiassaggiato. Quando è arrivato il pacco, la curiosità ha vinto sulle buonemaniere e, in fretta e con poco garbo, ho aperto la confezione e gustato quelformaggio che, ho scoperto, essere il più antico d’Europa, prodotto nei cantonidella Svizzera centrale da ben cinque secoli.
Convincere me non è stato poi così difficile, poiché sono,notoriamente, un roditore in fatto di formaggio, il difficile era persuadere ilconsorte ma, a dispetto della sua insofferenza verso il formaggio, hadimostrato di apprezzare ampiamente il gusto pieno e intenso dello Sbrinz.
L’idea di preparare i ravioli è nata dalla mia passione,tutta contadina, di abbinare il formaggio con le pere, poi mi sono divertita agiocare con i colori della bandiera, alternando il bianco e il rosso nellapasta e nel condimento.
Ho utilizzato la melagrana per far pace una volta per tuttecon questo frutto meraviglioso. Quando avevo circa un anno, mio fratellomaggiore, al quale avevano regalato una carabina vera, ma senza proiettili(ovviamente!!!), cercò di colpirmi alle gambe, per farmi piangere e fardispetto a mia madre con la quale aveva litigato, inserendo, al posto dellecartucce, la buccia di una melagrana. Mi colpì in un occhio invece, facendomi sveniredal dolore. Mia madre, sconvolta, pensò che mi avesse sparato un proiettilerimasto dentro per errore e che fossi morta. Senza cellulare o un telefono,senza un pronto soccorso e senza patente, mia madre mi raccolse da terra e miportò, forse nell’unico posto dove potesse ricevere conforto, salì le scale echiese aiuto alla vicina e amica. Nel frattempo mi ripresi, urlando di dolore,mio fratello, sconvolto dal senso di colpa, piangeva disperato, finalmente miaccompagnarono dal dottore che estrasse la buccia dura ma, un pezzettino, rimaseconficcato dentro ancora per due giorni finché un oculista lo tolse. Senza danni alla vista e senza traumi l’avventura finì così, ma da quelgiorno armi e melagrane furono bandite da casa.
Farina 0400 gr
Uova codice 0 3
Barbabietola1
PereWilliams 2
Sbrinz200 gr
Burro 30gr per le pere
Peperosa
Melagrana1
Scalogno1
Burro 50gr
Vinobianco per sfumare
Timo 2rametti
Speck 50gr in un’unica fetta
Farinadi riso 1 cucchiaino
Sale
Pepe
Lessarela barbabietola finche non sarà morbida. Lasciarla raffreddare e sminuzzarlafinemente con un mixer.
Per lapasta bianca, impastare la farina e 2 uova, eventualmente aggiungere un pochinod’acqua. Avvolgere l’impasto in una pellicola e metterlo in frigo per almeno30/45 minuti
Per lapasta rossa, mescolare la farina con la purea di barbabietola e aggiungerel’uovo rimasto. Aggiungere un pochino d’acqua se necessario. L’impasto dovràrisultare omogeneo ed elastico. Avvolgere l’impasto in una pellicola emetterlo in frigo per almeno 30/45 minuti
Sbucciarele pere, tagliarle a cubetti fini e passarle in padella con un poco di burro ei grani di pepe rosa. Lasciarle insaporire e ammorbidire per 5 minuti poi farleraffreddare. Eliminare i grani di pepe, a meno che non piaccia il sapore inbocca, quando si addenta un raviolo.
Tagliarelo sbrinz a cubetti fini e unirlo alle pere. Aggiustare di sale e pepe apiacere.
Tirarela pasta in sfoglia e ricavare delle strisce. Con un coppapasta ricavare uncerchio, nel quale sarà adagiato un po’ di ripieno, poi coprire con un altrocerchio di pasta, far uscire l’aria e sigillare manualmente il raviolo. Io horealizzato ravioli bianchi e ravioli rossi ma niente vieta di fare un raviolo bicolore.
Tagliare lo speck a dadini . Aprire a metà la melagrana,spremerne una metà per estrarne il succo e sgranare delicatamente l’altra.
Rosolare lo scalogno tritato nel burro, sfumarlo con ilvino bianco, cuocendo per qualche minuto, poi aggiungere il succo di melagranae far rapprendere. Unire lo speck e ichicchi di melagrana, lasciandone alcuni per la decorazione. Aggiungere uncucchiaino di farina di riso per addensare meglio la salsa.
Cuocere i ravioli in acqua bollente salata per ¾ minuti,scolarli e, conservando un pochino d’acqua di cottura, ripassarli in padella unendo il timo .
Impiattare in un piattobianco, utilizzando i chicchi di melagrana rimasti.
Con questa ricetta partecipiamo al bel Contest del blog Peperoni e Patate della dolce Tery “La Svizzera nel piatto” in collaborazione con il Consorzio Formaggi della Svizzera:
16 commenti
Ma che meraviglia di piatto… da giorno di Natale!
Grazie Sara, in effetti il bianco e il rosso sono perfetti anche per feste natalizie. Ciao a presto.
Che spavento ti devi esser presa, anch'io al tuo posto non avrei più voluto aver niente a che fare una melagrana. Per non parlare di quello che deve esser preso alla tua mamma!
Mi piace questa ricetta, del resto c'è anche il detto "al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere!"
Meno male che non conservo alcun ricordo perchè ero troppo piccola e poi non ci sono state conseguenze, ma mia mamma se lo ricorda bene. Grazie Chiara a presto.
Caspita che brutta avventura annarita! Beh allora non deve proprio essere stato facile riconciliarti con questo frutto, involontario protagonista di un avvenimento tanto scioccante.
Lo hai fatto però egregiamente e nel modo più dolce possibile, scodellando una pasta così golosa e creativa, oltre che molto bella da vedere che fa proprio venir voglia di assaggiarla subito.
Mai mangiato lo sbrinz, ma è ora che mi decida, forse!
Complimenti per questo tuo bellissimo piatto e in bocca la lupo per il contest cui partecipi.
tanti baci, buona giornata
Grazie Luna, ti assicuro che lo Sbrinz è proprio buono e poi ha una crosta edibile cosa che, attualmente, non si trova in tutti i formaggi…anche a garnazia di prodotto naturale e di qualità. Ciao cara.
Oh caspita che avventura! Spero che tu abbia fatto pace con la melagrana allora!
Questi ravioli sono davvero stupendi: dalla scelta degli ingredienti, ai colori, con l'idea di ricreare la bandiera della Svizzera. Bravissima! 🙂
Si pace fatta, ma sai che fino a qualche anno fa non sapevo neanche che sapore avessero? Ciao cara Elisa. bacio.
Pensavo di averlo solo io un fratello con queste "idee meravigliose"… se penso ai rischi che ho passato tra le mani di mio fratello, il mezzano che in realtà mi ha sempre voluto un gran bene ma che non poteva trattenersi dal sperimentare su di me tutto ciò che gli passava per la mente, sono un miracolo vivente, nel senso che è un miracolo che sia sempre viva! Ma torniamo a questa ricetta buonissima: chiaramente qui lo sbrinz non c'è, c'è un'alternativa più toscana?
Allora non sono la sola! me ne ha combinate anche altre ma sempre non volendo farmi male intenzionalmente… L'alternativa può essere il pecorino ma lo sbrinz lo puoi trovare all'esselunga. ciao Enrica apresto.
Oh mamma mia….e ci credo che hai dovuto far pace con il melograno! I fratelli cercano sempre modi semplici quanto misteriosi per far male alle sorelline! Anche io ne avrei da raccontare! 🙂
Direi però che hai fatto ben pace con il tuo nemico, risultato stupendo!!
Grazie Tery -:))) A presto la seconda ricetta. Ciao.
Buonissimi i tuoi ravioli e anche io sono una golosona di formaggi
Grazie Antonella……non sono sola allora! Ciao a presto.
Che favola questi bicolore … per non parlare del gustosissimo ripieno!!!! Da svenimento!!!
In bocca al lupo per il contest!
Che brutto episodio, meno male che hai rimosso … immagino la tua povera mamma spaventata e che monello tuo fratello!
Un bacioooo
Grazie cara. Ho rimosso tutto perché ero troppo piccola per ricordare e mio fratello era talmente affranto che neanche mia madre se la senti' di punirlo!