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Sbrinz 50 g
Gruyere 150 g
Aglio 1 spicchio
Sherry1/2 bicchierino
Maizena 1 cucchiaino
Noce moscata 1 pizzico
Sale e Pepe
Grattugiare i formaggi grossolanamente e sciogliere la maizena nello sherry.Strofinare l’interno di una casseruola, possibilmente in coccio, con l’agliotagliato a metà e poi aggiungere il formaggio e il vino. A fiamma bassa mescolarefino a fondere i formaggi. Aggiungere un pizzico di noce moscata, regolare disale e pepe e togliere dal fuoco.
E’ street food tutto il cibo che si consuma per strada?
Diritorno dalla fiera di Ognissanti di Camaiore, oggi, ho visto molte persone fare lafila per il panino con la porchetta, o per un panino con la salsiccia e lecipolle, mangiare e continuare a passeggiare o fermarsi su una panchina o unmuretto con la famiglia o con gli amici.
Ho mangiato anch’io tante volte perstrada, soprattutto in vacanza perché, è facile, veloce e anche economico. Unafetta di pizza, un panino o un bombolone dalle bancarelle ma anche hot dog,fish and chips, crepes, churros …sonoquesti i cibi da considerarsi street food? Probabilmentesì, però, io preferisco fare una certa distinzione. Mi piace pensare che il cibodi strada sia una specialità locale, in grado, non solo, di soddisfare il palato ma, anche di raccontare una storia, tramandare una tradizione, mi piacepensare di stare mangiando una parte dimondo e non soltanto un pasto veloce che potrei mangiare un po’ ovunque.
Miomarito va pazzo per il panino con il lampredotto e, ogni volta che deve andare aFirenze per lavoro, non se lo lascia sfuggire, lui che ama la varietà e laqualità del ristorante, non resiste amangiarsi in piedi quella che giudica una prelibatezza unica.
Quando si èpresentata l’occasione del contest Swiss Cheese Parade, sui Formaggi della Svizzera, del blog di Tery Peperoni e Patate l’ho colta al volo, per avere la possibilitàdi pensare e creare una ricetta gustosa che si potesse mangiare gironzolando.Ho voluto unire la delicatezza dei bignè con una saporita fonduta di gruyere esbrinz, aggiungendo la marmellata di ciliegie e le mele caramellate al miele…il tutto da passeggio, naturalmente.
Per circa 30 bignè grandi
Burro 100 g
Acqua 200 ml
Sale 1 pizzico
Farina 130 g
Uova 4
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Versare in una casseruola l’acqua e aggiungere il burro e un pizzico di sale. Appena ilcomposto inizierà a bollire, togliete dal fuoco e unire la farina setacciata, meglio se due volte mescolare rapidamente e con forza inmodo da evitare che si formino grumi.
Riportare la pentola sul fuoco e, a fiammabassa, mescolare il composto fino a che non si presenterà compatto eliscio e si staccherà dalle pareti, formando una palla.
Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare completamente immergendo lapentola in acqua fredda. Nel frattempo sbatterele uova e unirle poco alla volta al composto ormai completamenteraffreddato, in una planetaria congancio a foglia o a mano.
Quando il composto è ben amalgamato e la pasta si presenta liscia, metterlain un sac a poche e formare dei mucchiettidi pasta rotondi grandi come una noce (questi bignè li ho voluti più grandi del normale, adatti a contenere un pochinodi fonduta) e porli in una placca foderata di carta da forno.
Cuocere i bignè per 15 minuti a 220°, evitando di aprire il forno durante la cottura. Trascorsi i primi15 minuti abbassare la temperatura a 190° per altri 10 minuti, trascorsi iquali spegnere il forno e lasciare all’interno i bignè per altri 10-15 minuticon lo sportello leggermente aperto.
Per la fonduta
Sbrinz 50 g
Gruyere 150 g
Aglio 1 spicchio
Sherry1/2 bicchierino
Maizena 1 cucchiaino
Noce moscata 1 pizzico
Sale e Pepe
Grattugiare i formaggi grossolanamente e sciogliere la maizena nello sherry.Strofinare l’interno di una casseruola, possibilmente in coccio, con l’agliotagliato a metà e poi aggiungere il formaggio e il vino. A fiamma bassa mescolarefino a fondere i formaggi. Aggiungere un pizzico di noce moscata, regolare disale e pepe e togliere dal fuoco.
Per le mele caramellate
Mele stark bio 1
Miele di castagno 2 cucchiai
Lavare e asciugare la mela. Tagliarla a fettine sottili. Scaldare ilmiele in un pentolino e unire le fettine di mela. Lasciar andare per qualcheminuto fino a farle caramellare. Togliere dal fuoco.
Per la composizione
Aprire i bignè togliendo con un coltello la testa. Inserire sul fondo uncucchiaio di marmellata di ciliegie poi, con un cucchiaino o un sac a poche, unirela fonduta intiepidita, coprire con il “cappuccio” del bignè e aggiungere una fettina dimela caramellata.
Con questa ricetta partecipo al contest “Swiss Cheese Parade“:
13 commenti
ma che meravigliaa cara Annarita…ne sai sempre una! questa poi è davvero geniale…love you!xxx
Ale grazie, me ne sono mangiati un bel pò…la fonduta è buonissima.
La tua proposta è veramente stuzzicante e originale, complimenti.
Grazie Chiara 🙂
Uno sfizio davvero ricco e gustoso, ricetta stupenda.. ma sai cosa mi sfizia di più e trovo davvero la renda perfetta? la mela! geniale!
bravissima
baci
Mi fa piacere che ti piaccia, in effetti ci sta bene sia come sapore che come colore. Ciao a presto.
Personalmente adoro lo street food, è più forte di me ma impazzisco davanti a panini, piadine e stuzzicherie varie!! I tuoi bignè sono senza dubbio sfiziosi e originali, complimenti!
Grazie grazie, io non resisto mai a nulla…sarà per questo che ogni lunedì voglio cominciare la dieta?
Love, love, love….ho mangiato ieri sera dei bignè salati all'aperitivo ma questi hanno tutto un altro sapore!
Ne è avanzato uno?
Bacioni
Silvia
Eh no mi dispiace, tutti spariti…Un bacio Silvia.
In effetti la considerazione è giusta: forse dovremmo dividere lo street food, localizzato e autentico, dall'onnipresente e pure un po' massificante fast food.
Il tuo boccone è davvero goloso e mi piace la presenza della mele, ma…..non è che tocca andare a mangiarlo in Svizzera, vero?!;))))
Stavo pensando che forse io potrei lanciare l'orto food…..data la mia propensione a consumare tutto direttamente dalle piante:)
No tranquilla puoi mangiarlo a casa mia…vieni quando vuoi. L'orto food è geniale, non sai quanta soddisfazione ricevo dal cogliere direttamente e cucinare. Io faccio un mini orticello ogni anno, anche invernale e quel poco che viene lo cucino con orgoglio. Ciao un abbraccio.