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Io vivrei solo di antipasti. Il mio pranzo ideale sarebbeuna serie di assaggini freddi e caldi e un dolce per finire. Ammetto che ancheil primo mi fa gola ma, è proprio agli antipasti che non resisto…che poi sidica che rovinano il pasto, che ci vuole più tempo a farli che a mangiarli nonm’importa. Mia mamma non li prepara mai, neanche la domenica o per le festeperché, da donna pratica, evita di lavorare tanto per dedicarsi di più allasostanza. Per me l’antipasto, da piccola, era l’uscita al ristorante, l’occasionedi festa nella quale sperimentare piatti inconsueti e diversi…quasi come semangiare un antipasto mi facesse sentire importante.
Se rinuncio a qualcosa alristorante non sono certamente quei piccoli goduriosi piattini che stuzzicanol’appetito (lupigno) che mi ritrovo. Detto questo, il paté non è certo un miocavallo di battaglia, l’ho fatto poche volte ma riconosco che è più perignoranza (nell’accezione del non conoscere) che per altro. Ritrovandomi tra lemani il bellissimo libro dell’MTC, ho voluto provare qualcosa di nuovo erealizzando un solo paté ho sfatato ben 3 personali miti. Con il paté di Mariho cotto in olio cottura per la prima volta, ho usato la gelatina in fogli perla prima volta (ebbene sì) e ho fatto un vero, buono ed elegante paté.
Presa dall’euforia chein questi giorni ha paralizzato i social #loradelpate, ho voluto strafare e unaparte del composto l’ho messo a raffreddare in uno stampo 3D a forma di trenino.Mi sono detta che magari i nanetti presenti in tavola avrebbero gradito di piùil paté se presentato in un modo giocoso, potendo scatenare la fantasia e devodire che ha funzionato e al grido di “è arrivato un treno carico di…”, l’hanno fatto fuoritutto. Questo è solo uno dei 41 paté presenti nel libro “L’ora del paté”, ilprimo volume della collana dell’MTC. Lo trovate a pagina 68.
Per il paté
Baccalà ammollato 400 g
Acciuga sott’olio 1
Burro 40 g
Robiola 40 g
Spicchi d’aglio 2
Olio extra vergine d’oliva ½ litro
Per la gelatina dimandarino
Succo di mandarino 250 ml
Colla di pesce 2 fogli
In una piccola casseruola, intiepidire il succo dimandarino e farvi sciogliere la colla di pesce precedentemente ammollata inacqua fredda e ben strizzata. Mescolare bene. Versare il composto nello stampoin uno strato spesso mezzo centimetro e riporre in frigo per una notte.
Versare l’olio in un recipiente di vetro a chiusuraermetica e porlo nel forno a 70° C peril tempo necessario a che l’olio si scaldi. Dopodiché, mettere il baccalà tagliatoin tranci nel recipiente insieme ai due spicchi d’aglio e fare cuocere a 70°Cper tre ore.
Far raffreddare il baccalà nell’olio, quindi estrarloe pulirlo bene togliendo la pelle e le spine.
Trasferirlo nel frullatore insieme alla robiola, alburro, all’acciuga e a un cucchiaio dell’acqua che avrà rilasciato durante lacottura e che si sarà depositata sul fondo del recipiente. Frullare bene iltutto.
Mettere il composto negli stampini sopra la gelatinadi mandarino che nel frattempo si sarà addensata e riporre nuovamente il tuttonel frigorifero per un’ora.
Mezz’ora prima di servire, passare lo stampo in freezer.Immergere successivamente lo stampo per pochi secondi in acqua calda, sformarlosul piatto da portata.
26 commenti
l'abbinamento con il mandarino mi incuriosisce e mi affascina, un abbraccio SILVIA
provalo Silvia l'accostamento è perfetto. Un bacio.
Concordo per gli antipasti, buono questo segnato. Buona giornata.
Grazie Edvige, un abbraccio.
Il tuo trenino di patè è delizioso come le tue foto piene di luce e colore.
P.s. il mio occhio è caduto sul tuo splendido piatto 😉
Grazie Chiara, il piattino è quello di una tazzina da caffè un pò particolare ed era perfetto per la misura del patè. Un bacio.
grandissima ricetta- e il tuo occhio lungo non sbaglia mai. Il resto, lo fanno le tue manine d'oro… pure il trenino di patè!!!! Grazie infinite!!!
Grazie a te e a Mari che l'ha ideato….bello il trenino eh?
Meraviglioso questo abbinamento pesce-agrume! Gnamme! E poi, come te, non resisto al buffet di antipasti: è il paese dei balocchi! 🙂
Ciao
Isabel
La freschezza della frutta si sposa benissimo con il baccalà, è piaciuto anche al pupo perciò direi che l'esame l'ha passato alla grande. Un bacio.
Concordo con te x il debole x gli antipasti..e che dire su questa bellissima cottura ermetica in olio…mai fatta.. e quindi sarà assolutamente da mettere nella lista di ricette da provare 😉 l'abbinamento poi con la gelatina di mandarino credo sia SUPER 😉
Ilaria provalo perchè è semplice e di grande effetto. A presto.
Ebbene si …amante degli antipasti anche io, lo ammetto, e allora potrei esimermi dal provare questa fantastica ricetta?
Con le feste alle porte, poi 🙂
Grazie mille a te e alla mitica Mari
Aurelia
Aurelia ma quando ci rivediamo? ho un'astinenza da amiche blogger…
Anche io preferisco l'antipasto al primo perché mi piace il pane che invece non mangio con la pasta (pena un'immediata lievitazione)….questo patè deve essere proprio buono! Non vedo l'ora che arrivi il mio libro.
Un abbraccio
Silvia
Brava che hai comprato il libro, non ti pentirai è proprio bello e le ricette sono fattibili e buone. Un bacio.
Sono corsa a leggere di questo meraviglioso patè!! Davvero curioso e adesso DOVRO' acquistare il libro più velocemente possibile….
Bravissima
Certo corri che in sei giorni è andato esaurito….Grazie Roby, un bacio.
Ti è venuto stupendamente Annarita, si vede dalle foto (bellissime) e mi fa un immenso piacere sapere che hai provato la mia ricetta e soprattutto che ti sia piaciuta. Queste sono le vere soddisfazioni che nascono dal fatto di avere un blog di cucina 🙂
Un bacione!
Si mi piace questo scambio e sapere che la prpria ricetta è buona, bella e fattibilissima seguendo le tue indicazioni è pura soddisfazione…Brava Mari.
Hai scelto il paté che volevo fare dai miei per Natale! Da noi piace tanto e si cucina spesso. E poi con una ricetta di Mari, stai sicura che fai centro! Tu ci hai saputo fare anche per i mignon!!! Genio sei!! Besos!
Fallo Mai, le indicazioni di Mari sono perfette, non puoi sbagliare e poi è buonissimo e bello da vedere. Un bacione grande.
Idem!!!
Anch'io sogno un mondo invaso dagli antipasti, infiniti ed inesauribili e soprattutto alla portata della mia bocca:))
Questo paté mi era sembrato speciale e super convincente la "prima volta" e tuttora non ha smesso di affascinarmi!!
pari pari come te. anche io antipasti e dolce, fine stop, per me il pranzo o la cena si esauriscono in questi due momenti topici: in mezzo pure niente che va bene lo stesso.
primo e secondo li salto volentieri, ma alla carrellata di antipasti e assaggini e sfizietti e golosità non rinuncerei per niente al mondo.
così come a un buffet di dolci (lo vedi, che siamo proprio uguali?!).
Questo piatto è raffinatezza pura: fantastico il colore, ma poi deve essere buonissimo e da quando ho imparato ad apprezzare il baccalà, che prima non mi piaceva, un piatto del genere mi fa venire l'acquolina. e voglia di provarlo.
infine: adoro quel piatto su cui l'hai servito!
Baciuzzi annarituzza bella!!!!( e buona giornata!)
ecco, io sono d' accordo con te. l' antipasto è quello che rende un pranzo speciale, che alla fine sono i dettagli che contano, per quanto pratici si possa essere. ed io vengo da una famiglia di pratici. però, e c' è sempre un però, mia nonna è diversa. lei ci tiene tantissimo a certe cene, ai pranzi insieme e prepara sempre tantissime cose, così, mal che vada, se gli antipasti a cui ha pensato dovessero essere troppo pochi, si può sempre ridurre la scaletta dei primi da 10 a 5 e sporzionare questi per renderli tanti piccoli antipasti : )))
certo, la Mari è una garanzia……
baciooo
Ecco, io quel trenino me lo infilerei tutto in bocca, così, per un "assaggino"…
Ma quanto mi piace questo patè, specialmente con la sua gelatina di mandarino!
La Mari è una garanzia, e la tua esecuzione semplicemente speciale..