Acqua 245
Olio extravergine d’oliva 80 ml
Zucchero semolato 100 g
Lievito di birra secco 7 g (una bustina)
Farina Enkor Linea qb Molino Grassi 560 g + altri 70 g
Sale fine 1 cucchiaino
Burro 80 g
Zucchero vanigliato 200 g
Gocce di cioccolato 125 g (ma anche di più se vi piace)
Scaldare in una casseruola il latte, l’acqua, l’olio, 100 g di zucchero elasciar raffreddare.
Versare la farina e il lievito di birra secco nella planetaria e mescolare beneusando il gancio a foglia. Aggiungere gli ingredienti liquidi, ormai raffreddati,e impastare bene.
Lasciar riposare l’impasto per 10 minuti e poi aggiungere i rimanenti 70 g difarina in cui è stato mescolato il lievito istantaneo, il bicarbonato e il sale.
Mescolare ancora qualche minuto.
Coprire l’impasto con della pellicola e mettere in frigo per almeno 2 ore oanche tutta la notte.
Trascorse le 2 ore o il mattino dopo, togliere dal frigo e lasciare atemperatura ambiente per almeno 30 minuti prima di lavorarlo.
Stendere l’impasto su una superficie infarinata e formare un rettangolo dicirca 50 x 40 e 1/2 cm di spessore.
Versare il burro, precedentemente sciolto (non deve essere troppo caldo) espennellare tutta la superficie.
Cospargere la superficie imburrata con lo zucchero vanigliato e successivamentecon le gocce di cioccolato.
A questo punto tagliare con un tagliapizza 7 strisce di 7 cm ciascuno,sovrapporle e tagliare 6 volte delle fette da 7 cm, come la misura dello stampoda plumcake (il mio 30x12x7). Si otterranno dei quadrati impilati che vannoposizionati nello stampo imburrato e infarinato in verticale.
Coprire lo stampo con un panno di cotone e lasciare lievitare per 30 minuti
Al termine mettere lo stampo nel forno e cuocere per 30 minuti.Spegnere il forno e lasciare per altri 5 minuti
Togliere dal forno e lasciare raffreddare
Quando si sistemano i quadrati, una parte dello zucchero all’interno cade, siraccoglie e si sistema sulla sommità. Nel cuocere diventerà croccante.
Dopo 20 minuti di cottura, se comincia a scurirsi troppo, coprire con dell’alluminioper il tempo rimanente.
16 commenti
Come è bello, Annarita! Hai ragione che oltre ad essere buonissimo ha questa forma insolita che per me è affascinante e ipnotica…l'ho sempre trovato molto bello. Credo di aver scoperto una nuovo dipendenza culinaria. 🙂
Buon fine settimana!
P.S.: che invidia il corso che avete fatto tutte insieme con Laura! Io mi sono iscritta a quello avanzato che dovrebbe fare a Pisa (anche se forse è un po' troppo per me…): tu ci sarai?
Anche il tuo è bellissimo e con un gusto davvero da acquolina in bocca. Buon fine settimana a te.
Bellissimo e tu Brava come sempre! oltretutto,non mi manca nulla x farlo…nemmeno lo stampo, e quindi a lavoro!! Abbraccioni!
Allora aspetto di vedere le foto. Un abbraccio a te.
Grazie Annarita! Troppo gentile. Il tuo pull apart è semplicemente delizioso (come dicevo, non posso dire altrettanto dello schermo del pc che ho provato ad addentare!!!!)
Prima o poi il corso con Laura lo faccio anche io, quando sono in zona (sperando anche di poterti incontrare per davvero!!!)
Un abbraccione
Isabel
Grazie a te, guarda tra le tante ricette che ho confrontato sul web la tua è la migliore. Spero anch'io di poterti incontrare. Ciao a presto.
Che meraviglia, Annarita! Io finora l'ho provato soltanto in versione salata e mi è piaciuto moltissimo. Amo i pani decorativi e mi piace variarne spesso le forme: in quel caso l'avevo utilizzato come centrotavola, perché, come dici tu, l'impatto visivo è molto bello. Ora non mi resta che provare anche in versione dolce (la farina di farro penso si sposi benissimo col ripieno che hai scelto).
Buon weekend
Tutti mi dicono che la conosvono solo in versione salata io invece l'ho sempre vista dolce. E' ovvio che voglio provare anche quella versione. Buona domenica.
Ho provato la versione salata di questo pane e più di una volta mi sono ripromessa di farla 🙂 Mi piace tantissimo proprio il fatto che non si debba per forza tagliare, ma si possono sfilare le fette così, senza coltello, come se stessi tirando fuori una patatina dalla busta 🙂 Mi segno anche la versione dolce 🙂
E io quella salata, come dicevo sopra conosco solo versioni dolci. Grazie e a presto.
Salve!
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hahahh pane per il tuo ometto? Non l'avrei mai detto!!
Questa idea mi piace un sacco, anch'io l'ho visto spesso qua in rete ma non ho ancora avuto occasione di provarlo… mi segno la tua ricetta, che non si sa mai 😉
Un bacione a presto!
E' da giorni che rincorro l'immagine di questo dolce, estasiata. Dev'essere davvero prelibato! Certo mi sarebbe piaciuta un'immagine dell'interno, ma la merenda va rispettata e non ci sono storie 😀
Particolare l'utilizzo di due tipologie differenti di lievito. Mi lascia stranita, ma avrà il suo motivo. Illuminami ^_^
Ah, al prossimo corso di fotografia vengo anch'io….. non ho l'occhio per la fotografia, ma la papilla fina non manca 😀
Un abbraccio, bravissima.
bellissima idea, complimenti e bellisimi blog, passa da me se ti va
Che bello questo dolce…fa venire voglia di mangiarne subito una fetta! 😀 Bravissima.
molto interessante, proverò a farlo ma devo studiarlo meglio per chiarirmi bene il procedimento. Deve essere buonissimo!