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Ogni volta la stessastoria. Parto e vivo emozioni intense e poi, per raccontarle, mi ci vuole tempo.Sensazioni che devono sedimentare perpoter risalire alla memoria con il giusto equilibrio. Nei 2 giorni a Trento peril master del canederlo e dello strozzaprete trentino, mi è sembrato di starevia almeno una settimana ma, del resto, nei blog tour gli impegni sono tanti. Inquesto caso non erano nemmeno tantissimi e comunque ben distribuiti nellagiornata ma, talmente interessanti, da avermi catturato come pochi altri. Nonpensavo nemmeno di salire sul treno a Firenze e poter scendere a Trento senzacambi, e invece in un battibaleno (forseperché gran parte del tempo ho dormito) ero a destinazione.
Con Laura, Alessandro, Roberta, Ada e Noemi adassaggiare le prelibatezze trentine, dal cibo alla grappa. Un intermezzopiacevole è stato chiacchierare inalbergo con lo scrittore Mauro Corona, in città per la presentazione del suonuovo libro al Trento Film Festival, un personaggio davveroparticolare che ha molte storie da raccontare, di quelle persone che starestiad ascoltare per ore, senza annoiarti mai.
Il pomeriggio è statodedicato alla visita alla distilleria Marzadro che ha ben 10 personededicate alla formazione e alle visite , in compagnia di Alessandro Marzadroche ci ha introdotto al mondo della grappa in modo simpatico ma anche moltoprofessionale spiegandoci come IlTrentino abbia caratteristiche ottime per il vino e quindi anche per la grappa, soprattutto per le forti escursionitermiche al quale è sottoposto durante il giorno e la notte ma anche tral’estate e l’inverno.
La storia della distillerianasce nel ’49 per volontà di una donna Sabina Marzadro di ritorno da Roma dove era stata 12 anni a servizio,decisa a cambiare vita.
Un giro nella distilleria epoi un assaggio di grappe diverse mi hanno fatto capire che la grappa non èsolo quella sorta di “medicina” che siprende dopo un pasto esagerato per digerire ma, dietro ad ogni grappa c’è unastoria e della materia prima che fa la differenza. In Trentino, il Consorzio diTutela della Grappa nato 50 anni fa, ha un rigido protocollo che prevede lo stopalla distillazione prima di Natale. Il 10 % della produzione italiana di grappasi fa in Trentino che conta ben 30 distillerie su 150 in tutta Italia che sono tuttavia piccole distillerie familiari.
Che si preferisca la grappasecca, morbida o invecchiata per la degustazione bisogna utilizzare un bicchierecon la pancia e rigorosamente 2 cl…..per volta.
La sera abbiamo visto duecorti molto interessanti al Festival del cinema della montagna e, ilgiorno successivo, il primo di vero caldo primaverile, alla Camera di Commerciodi Trento, nella splendida cornice di Palazzo Roccabruna a cucinare canederli e strozzapreti con lo chef Walter Miori che ci ha insegnato a fare anche la torta di fregoloti, la mousse di grappa e il tortel de patate.
L’impegno preso con ilPresidente del Consorzio e con lo chef è stato quello di pensare ad una ricettacon la grappa, la mia è questa:
Razza intera 1 kg
Sedano
Cipolla
Carota
Asparagina 500 g
Per lo zabaione salato:
6 tuorli d’uovo
Grappa Diciotto Lune Marzadro 200 ml
Olio extravergine d’oliva 140 ml
Sale
Pepe
Pulire la razza e dividerla in 4 parti. Pulire e farbollire in acqua salata l’asparagina per circa 10 minuti poi passarla per qualche minuto in acqua moltofredda per mantenere un colore verde brillante. Mettere la grappa in unpentolino e farla ridurre alla metà, facendola cuocere qualche minuto. Sbatterei tuorli e porli in un pentolino dalfondo spesso e cuocere a bagnomaria , riempiendo la pentola più grande per 1/3 di acqua bollente. Lasciare a fuocobasso e fare attenzione che l’acqua non tocchi mai direttamente la pentola.Aggiungere la grappa, un pizzico di sale e di pepe.
Far cuocere per circa 5-6 minuti, continuando amescolare energicamente con una frusta, fino ad ottenere una bella cremaspumosa.
Allontanare il pentolino dal fuoco e versarea filo l’olio, continuando ad amalgamare con la frusta.
Lessare la razza con la carota il sedano e la cipollaper circa 10/15 minuti e poi scolare.
Riempire i bicchierini o i barattolini con una partedi zabaione salato alla grappa, aggiungere gli asparagi e finire con la razzatiepida. Condire con olio e sale.
6 commenti
Caspita che bellezza quel bicchierino!! gran bell'idea! e tu sempre in giro :))))
Magari sempre in giro, non mi lamento ma sai quanto vorrei girare di più?
Manco da troppo tempo, Annarita, e guarda quante cose mi sono persa. Bellissima questa esperienza. Conosco queste grappe (le abbiamo nel ristorante in cui lavoro) e tu hai avuto davvero una grandissima fantasia e una impeccabile bravura nel creare questo piatto.
Complimenti di cuore, ti abbraccio ^_^
Ma grazie davvero sei gentilissima, confesso che io la grappa non l'ho mai presa tanto in considerazione invece ho proprio scoperto un mondo. Un bacione.
Ho sempre sognato di avere un' amica come te. Ma sono andata ben oltre le mie aspettative: dimmi, chi potrebbe vantare un' amiuca che prende parte a un master del canederlo e dello strozzaprete trentino?? E soprattutto che fa ricette di questo tenore? Ecco, vado a nascondermi io e la mia pasta di farro!!
Sei strabrava. Complimenti e tanti baci♥♥♥
No io ho sempre sognato di avere un'amica come te …sappilo. Grazie cara un bacione grande.