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Per molti il maredella Versilia è sinonimo di cabine e ombrelloni, spiagge affollate e didivertimento ma c’è una strada, alla fine della Darsena, a Viareggio, che conduceattraverso la natura selvaggia della zona retrodunale dellaspiaggia della Lecciona a Torre del Lago.
La stradina si può fare apiedi, in bici o a cavallo, si inoltra in un paesaggio rilassante e pieno disorprese. All’improvviso tutto cambia, dallo stradone dei locali. si giungeall’interno del Parco di Migliarino San Rossore e si cammina tra la spiaggianaturale, la duna, fino alla pineta tra aromi tipici della macchia, il saporedel sale che si poggia sulle piantine basse e i radi cespugli che contrastano iventi costanti.
Una serie di ponticelli in legno segnano il percorso verso laspiaggia, non prima di aver oltrepassato stagni e piccole aree umide. Laspiaggia è molto lunga, te la devi guadagnare ma, la soddisfazionenell’abbandonarti finalmente in riva al mare è tanta.
Non ci sono stabilimentibalneari attrezzati, solo una natura fuori dal tempo che appaga con un mareinfinito e la vista delle Apuane, lì a ricordarti che sei fortunata a vivere inquel lembo di terra che in pochi km va dal mare alle montagne. Nei giornilimpidi puoi scorgere in lontananza le isole dell’arcipelago toscano e goderti la costa da La Speziafino a Livorno con un solo sguardo. In questo luogo così magico viene prodottoil miele di spiaggia, proprio all’interno del Parco.
Le api volano su piante come il fiordaliso delle sabbie (Centaureasubciliata), la verga d’oro (Solidago litoralis), l’elicriso (Helichrysumstoechas) piante psammofile che svolgono l’importante compito di proteggere dalvento e dall’azione erosiva della sabbia gli ecosistemi piùinterni che caratterizzano l’area protetta.
Si tratta dunque diun miele millefiori, impreziosito dagli oli essenziali dell’elicriso ocamuciolo le cui foglie forniscono un moderato aroma di curry e possono essereimpiegate per insaporire molti piatti.
Il miele èmolto particolare e se scaldato emana profumi che fanno pensare a quel litoraleselvaggio.
La ricetta èsemplice, fatta solo di ingredienti che si sposano pur essendo ricchi dicontrasti. Un pesce del nostro mare che viene esaltato dai profumi della duna.L’idea era quella di fare una passeggiata sulla spiaggia attraverso il piatto,spero di esserci riuscita.
Pescesciabola 3 tranci
Miele dispiaggia 3 cucchiai
Elicriso 3rametti
Scorza di ½limone
Salviaqualche foglia
Rosmarino 2rametti
Fiori dirosmarino un cucchiaio
Aceto dimela ½ bicchiere
Sale unpizzico
Olio 3cucchiai
Unire tuttigli ingredienti a comporre una marinata. Unire il pesce dopo aver fatto delleincisioni profonde sulla pelle e coprire con la pellicola. Lasciar riposare alfresco per circa 2 ore. Scaldare il forno a 180°C. Togliere il pesce dallamarinata e posizionarlo su una teglia coperta di carta da forno. Cuocere percirca 10/15 minuti avendo cura, di tanto in tanto, di distribuire, con unpennello la marinata sul pesce. Servire subito accompagnato da una frescainsalata.
Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC n. 54 del mese di febbraio 2016
38 commenti
Grande Annarita, hai messo i profumi della mia/nostra spiaggia nel piatto! questo miele è particolare e vale la pena conoscerlo!! L'abbinamento con il pesce sciabola è favoloso! …una passeggiata nella spiaggia del cuore!
Sai che la spiaggia della Lecciona l'ho scoperta solo da poco? Oltre il Rossella non ero mai stata e già è bello anche lì ma dopo , quando tutto diventa più selvaggio è bellissimo, soprattutto in inverno. Un bacione.
Potrei dirti, io già la "amo" 🙂 Mi sembra che quella strada porti proprio a quel perfetto punto di incontro tra terra e mare che tu hai saputo fermare in questa ricetta.
Fabio
ma sai che l'ho capita solo ora?
Io ti dico che secondo ci sei riuscita a portare i sapori di questa stradina, di questa bellissima sppiaggia "selvaggia" nel tuo piatto..che per me non è semplice..nel senso che riuscire a riportare quei sapori…. beh solo se si è così delicati e attenti come te nella cura di una ricetta ci si riesce..brava cara
Il piatto è talmente semplice che anche la Parodi potrebbe farlo (ho fatto la battuta) sono i profumi a fare la ricetta. Un bacione.
Ogni volta che passo di qui, troppo poco spesso lo so, resto incantata. Le cose che racconti, come le racconti, le tue ricette mai banali e presentate con semplice eleganza, le tue foto…tutto mi trasmette un senso di tranquillità e calda accoglienza, mi fa sentire a casa. Soprattutto oggi, leggerti mentre descrivi così bene quella Versilia che conosco e amo, mi ha fatto venire una malinconia di quei luoghi che non ti dico. Partirei subito, guarda! Non conosco il miele delle tue spiagge, ma ne ho assaggiati diversi, dalla Grecia, alla Francia alla Costa Est degli Stati Uniti. Sarà che amo le spiagge selvagge e le dune ruvide che le costeggiano, ma sento che questa ricetta l'amerei moltissimo. Brava Annarita e grazie per quello che ci regali sempre.
Roberta io ringrazio te, mi hai fatto un complimento bellissimo. a presto magari da queste parti.
Vivendo a Roma penso spesso di essere una privilegiata per via della belleza che questa città offre passo dopo passo, angolo dopo angolo ma leggendo di questi posti così nascosti, così semplici e nudi nella loro essenza mi rendo conto di quanto si perde vivendo in una città…il miele della spiaggia ! Vorrei concentrarmi chiudendo gli occhi e sentirne il profumo…
Beh non puoi lamentarti Roma è stupenda ma la natura per me ha un fascino incredibile. Senti per il miele facciamo così: al prossimo raduno ne porto una cassa. Un bacione.
Non ho resistito e sono venuta subito a lasciarti un messaggio…quante ricette buone e foto che fanno venir gola di provare tutto. Poi la toscana è anche la mia regione e adoro il mare…ho già visto qualche ricettina buona da fare! Mi farà piacere leggerti, spero tu venga a trovarmi nel mio piccolo blog, ancora non ha un anno!!!!
Ciao Sabry Grazie, certo che verrò.
Eccomi nei tuoi lettori e nel bookmark ovviamente!
Come si fa a non amarla…io conto i giorni sul calendario, sperando di tornare il prima possibile.
Ho visto il miele di spiaggia, ma ho ricevuto il veto fino a quando non faccio fuori almeno 2 kg della mia scorta personale.
Mi piace molto la tua marinata con il miele e i fiori, molto delicato.
Ciao
Isabel
Guarda che la prossima volta dobbiamo vederci è sicuro.
Certo che ci sei riuscita a farci fare una passeggiata prendendo i per mano e accompagnandoci lungo quei lidi e macchia selvaggi!! Conosco il miele di spiaggia e l'elicriso e anche il pesce sciabola naturalmente, non potevi farne uso migliore! Fantastica!
Quando vieni che ci andiamo insieme?
Dopo un primo sorriso sul nome che hai dato al piatto, sono rimasto folgorato dal resto.
Dal luogo, dalla tua capacità di raccontarlo che sembra di esserci e dalle foto di questo posto meraviglioso. Ci sei riuscita benissimo a portarmi a fare questa passeggiata, e a respirare aria, profumi e salsedine. Ma quello che mi colpisce di più è questo miele, che non conosco e che avrei voglia subito di provare da come ne descrivi aromi, sentori e i fiori e luoghi da cui proviene.
La ricetta nella sua semplicità mi emoziona per tutto ciò che c'è dietro, per la logica che l'ha fatta nascere, per la tua bravura a farmene sentire il sapore pur non conoscendo personalmente quel miele. La guardo, la leggo, la immagino e la sogno. Il pesce sciabola, con quella marinatura, la perfezione della cottura, da quanto posso vedere attraverso una foto, la delicatezza dell'insieme.
infinite grazie, per questo regalo.
Grazie a te e Eleonora per aver scelto il miele , non potevate farmi regalo migliore. Grazie a te per il commento così delicato come la mia ricetta. Grazie.
questa è poesia.
e tutto il resto, sbiadisce.
no e io che aspettavo il pippone lungo come un lenzuolo, che delusione !!!!
Mentre leggevo ho avuto chiaramente nella testa i luoghi di cui parli ed il loro suono, soprattutto il profumo della macchia che ho scoperto a Migliarino durante i giorni del concorso ippico. Un profumo che è inconfondibile e che ho ritrovato nelle vicinanze di Torre del Lago, quando sale portato dal vento nelle sere estive al teatro sul lago Massacciuccoli.
Di tutto questo, mi manca solo di conoscere questo miele di spiaggia, il cui nome emoziona al solo ascoltarlo. Non trovo le parole per spiegare la bellezza del tuo racconto: dico solo che è tanta.
Un bacio immenso e grazie tesoro.
Pat
Come dicevo in un altro commento al prossimo raduno ne porto una cassa e lo mettiamo all'asta. Un bacione e grazie.
La ricetta nella sua semplicità la rifarò al più presto perché merita…ma tutto ciò che vi sta dietro è impareggiabile e magico!
:))))
A me è sembrato stare lì con te. Non ci sono mai stata e tu mi ci hai portata. E non immaginavo che in italia ci potessero ancora essere spiagge così.
Neanche io conosco il miele di spiaggia e mi incuriosisce, ma cerco di immaginarlo dalla tua descrizione.
Una ricetta e un post che, come ben dice Alessandra, è pura poesia.
Grazie.
Grazie Eleonora per le tue parole e per aver scelto il miele che adoro.
Annarita è davvero un post ispirato questo, non c'è altro da dire. Ispirato come la ricetta. Complimenti davvero.
p.s. amo tantissimo l'elicrisio, uno dei profumi che preferisco, questo miele di spiaggia lo devo assaggiare
Grazie, un bacione.
Annarita, io ci voglio venire anche di persona a fare questa passeggiata con te. sento quegli odori delicati resi pungenti dalla brezza che li mischia alla salsedine, sento il rumore dei miei passi sulla terra e lo scricchiolio dei rametti sul sentiero, sento il calore della sabbia granulosa sotto le piante dei piedi e la freschezza dell'acqua del mare che la lava via. poi un tavolo di legno dipinto di bianco, una panca e un lenzuolo steso a ripararci dal vento e dal sole. il rumore di una bottiglia strappata di freddissimo vino bianco dal giusto sapido e argilloso e questo pesce sciabola con i suoi dolci succhi ad equilibrare il sapore in bocca. quando vengo? Irene adora il pesce, sappilo.
La tua sì che è poesia, io ti aspetto. Un bacione.
Annarita, sono incantata! Che bella ricetta e che bel racconto!! Grazie
Ambra ti aspetto per fare una passeggiata.
Prima volta che sento parlare del miele di spiaggia, ma incantevole questo pesce sciabola!!! Davvero complimenti
é un miele particolare che fanno solo da queste parti, assolutamente da provare.
Annarita avevo lasciato un commento ma non so perché non me lo ha pubblicato. Un post poetico davvero ha ragione Alessandra. Hai portato tutti a fare una passeggiata con te lungo questo sentiero e avrei tanta volgia di farlo veramente. Conosco il miele di spiaggia e la tau è stat un'abbinata azzeccata davvero. Brava come sempre 🙂
Potremmo organizzare perché no? una passeggiata con visita alla cooperativa che lo produce tanto è proprio dentro il parco. Un bacione.
Quando non sai cosa scegliere… compra il meglio e non te ne pentirai. Scopri il miele millefiori. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2Mzc3NzYyMCwwMTAwMDAzMixtaWVsZS1taWxsZWZpb3JpLTFrZy5odG1sLDIwMTYwNjE3LG9r