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BISCOTTI ECONOMICI E SPICCI (ma che richiedono il forno)
AmaliaMoretti Foggia, chiamata a fare la giornalista da Eugenio Balzan al Corriere nel1929, è più conosciuta come Dott. Amal o Petronilla, pseudonimi che laqualificavano come valente dottore (probabilmente un medico uomo dava piùcredibilità) e come esperta di “arte cucinaria” sulle pagine della Domenica delCorriere. Le sue rubriche settimanali si articolavano anche in La massaiascrupolosa sul Romanzo Mensile e Una mamma sul Corriere dei piccoli.
Nata in una famiglia di farmacisti, si laureò prima inScienze naturali a Padova nel 1895 e, tre anni dopo, in Medicina a Bologna,terza donna in Italia e prima a conseguire la specializzazione in pediatria.Laica e progressista fondò la Poliambulanza diCorso Venezia a Milano, dove curava le donne e i bambini, soprattutto di famigliepovere.
Rimangono famosi i suoi libretti diricette e di consigli alle massaie alle quali proponeva i suoi suggerimenti in periodi diristrettezze economiche «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio,consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero;spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Una scienziata, una giornalista, unablogger ante litteram, una donna che mi piace ricordare oggi nella Giornata Nazionale a lei dedicata.
La scelta è ricaduta su questibiscotti dal nome evocativo. Contrariamente a ciò che pensavo, nella lorosemplicità, sono davvero buonissimi e hanno conquistato anche il piccolo dicasa che di solito schiva abilmente ogni mio sforzo culinario preferendo altro.Grazie Petronilla.
BISCOTTI ECONOMICI E SPICCI (ma che richiedono il forno)
Qualora fosse esaurita lavostra riserva di biscotti che, sulle 17, è veramente doveroso offrire con una tazza di tè, o con un bicchierino divinello bianco e dolce, a chi viene a visitarci… e qualora quegliindispensabili biscotti voleste voi stesse fabbricarveli… eccovi un modospiccio di fare, all’ ” ultra economica “, biscottiveramente saporiti, soffici e che, in scatola di latta, si conservano persino eternamente freschi.
* * *
In un tegame, scioglietegr. 125 di burro.
Mettete sul tavolo (alloraallora lavato) 1/2 kg. di farina bianca; 1/2 etto di zucchero in polvere; unpizzico di sale; 2 di vaniglina e 7 gr. di carbonato di ammoniaca che ognidroghiere vende.
Mescolate il tutto;riunite a montagna; scavatevi un buco fondo sulla cima.
Versate nel buco il burrosciolto e 1/4 di litro di latte.
Impastate, e manipolate alungo la pasta, senza mai economizzare la forza delle vostre braccia.
Stendete la pasta in unosfoglio alto circa 1/2 centimetro.
Ritagliate nello sfogliotanti bastoncini ugualmente lunghi (circa 10 cm.) ed ugualmente larghi (circa 1cm.).
Ungete con olio la lastradi latta per il forno.
Allineatevi sopra ibastoncini osservando fra loro la distanza di 2 cm. circa.
Lasciate la latta sultavolo, fino a che avrete visto i bastoncini leggermenti rigonfiati.
Servendovi di un pennello(o di una penna di pollo) dipingete ad ognuno la superficie con latte per darcosì un po’ di… lucido ai biscotti futuri.
Infornate in forno caldoe, dopo circa 20 minuti, seguendo questo mio consiglio e con la spesacomplessiva di circa 3 lire, avrete un piattone di biscotti veramentesopraffini, tanto anzi sopraffini da poter far pensare siano stati comperati inuna lussuosa pasticceria.
5 commenti
Brava Annarita!!!Hai visto le ricette di Petronilla conquistano anche i piccini!
Buona giornata
Uh, questi coi bimbi sarà un piacere farli! 🙂
la SuperMamma ha un libro di Petronilla, tra i tanti di cucina, e debbo dire che sebbene lo abbia di rado aperto, ricordo con piacere il modo spiccio di parlare, desueto e molto snello…
questi biscotti sembrano paradisiaci, e sicuramente, con il the delle 17, o la tazzona di latte sul divano post cena, debbono essere deliziosi
Grazie per il tuo stupendo contributo, con i tuoi biscotti economici e spicci di Petronilla sei riuscita ad evocare, anche in immagini, atmosfere d'altri tempi …. i tempi di Petronilla!
Ho fatto questi biscotti ma l’impasto è rimasto molto molto morbido. È giusto che sia così? Grazie